Assunzione e formazione – Corso per Operatori Generici di Assistenza alla Pia Opera Ciccarelli

Continuano le iniziative degli enti Uneba per rispondere alla carenza di personale nel settore e garantire alle persone assistite, anziani in particolare, la qualità del servizio.

L’associato Uneba Veneto Pia Opera Ciccarelli cerca Operatori Generici di Assistenza (OGA) e offre loro un corso preparatorio al lavoro socioassistenziale, gratuito ed in orario di lavoro, con 40 ore di teoria  60 di laboratori, esercitazioni pratiche e affiancamento sul campo.
Il corso è in collaborazione con Uneba Veneto e si svolge sia in presenza che online.

Programma del corso OGA alla Pia Opera Ciccarelli

Disabilità, verso aumento dell’8,3% delle quote sanitarie

La giunta della Regione Veneto ha predisposto uno schema di delibera (dgr 63/CR) “Aggiornamento della programmazione del Fondo regionale della non autosufficienza (FRNA) per l’area della disabilità” che prevede un aumento del valore della quota sanitaria sia per i centri diurni sia per le comunità alloggio dal 1/1/22.

Questa delibera della giunta necessita, prima della eventuale approvazione definitiva, di parere della V Commissione del consiglio regionale del Veneto, che ne ha iniziato l’analisi e Uneba Veneto è anche intervenuta in audizione in V Commissione.

Il possibile aumento delle rette (+8,3% secondo lo schema di delibera di giunta) è solo parte di un generale cambiamento di scenario, che oltre alle rette interesserà anche

  • l’applicazione puntuale dei LEA nazionali (DPCM 12/1/2017)
  • parametri per accreditamento e autorizzazione (dgr 84/2007)
  • punteggi SVAMDI di riferimento per l’appropriatezza dei diversi servizi.

La delibera pertanto prevede anche una revisione degli accordi contrattuali tra le singole Aziende ULSS e enti gestori.

Per questo, e con l’attenzione anche alle novità che il PNRR porta per il settore della disabilità, Uneba Veneto organizza, esclusivamente per i suoi enti associati che gestiscono servizi per la disabilità, il webinar “L’aggiornamento della programmazione regionale per la disabilità: la dgr 63 e le proposte di Uneba Veneto”.

Si svolge giovedì 14 luglio.  Intervengono Davide Fasoli e Stefano Rizzo, componenti della delegazione Uneba Veneto al Tavolo regionale per la disabilità.

Per contattare Uneba Veneto: info.veneto@uneba.org

LA DISABILITA’ IN VENETO

A fine 2021 le persone con disabilità assistite nelle comunità alloggio in Veneto erano 2.124, nelle Rsa 1304 e nei centri attrezzati per gravi disabilità e disturbi del comportamento ad alta intensità 191; le persone con disabilità accolte nei 305 centri diurni del territorio regionale erano 6.333.

Dare più formazione a oss e infermieri, per dare ai nostri anziani fragili l’assistenza di cui hanno bisogno oggi

Uneba Veneto sugli oss “con la terza S”: sono una delle risposte all’emergenza di adesso, prendersi cura dei più fragili

“Prima di decidere se siamo a favore o meno degli operatori sociosanitari con formazione complementare o della specializzazione degli infermieri, chiediamoci se siamo a favore o meno del garantire agli anziani non autosufficienti in Veneto la migliore assistenza possibile: quella cui hanno diritto”.

Replica così il consiglio regionale di Uneba Veneto, voce di quasi 100 enti non profit che in Veneto si dedicano ad anziani, uomini e donne con disabilità, bambini fragili e famiglie in difficoltà, alle critiche alla Regione Veneto per l’introduzione della figura dell’operatore sociosanitario con formazione complementare.
Uneba Veneto ha avanzato da tempo la proposta di corsi di formazione e azioni di valorizzazione per l’operatore sociosanitario con formazione complementare, una figura disciplinata dal decreto legge 402/2021 e dall’accordo in Conferenza Stato Regioni del 16 gennaio 2003 e presente anche nei sistemi sanitari di altri paesi d’Europa e non solo.

“Gli anziani accolti nelle strutture residenziali come le Rsa – spiega Uneba Veneto – oggi sono mediamente più fragili e con patologie e cronicità più complesse che in passato: l’impegno di assistenza necessario è maggiore. E così come si sono evolute e si stanno evolvendo le strutture Uneba Veneto, è necessario che anche le figure professionali evolvano. Servono nuove e maggiori competenze. L’oss con formazione complementare è una risposta a questa esigenze, come pure lo sono le nostre proposte di percorsi di carriera e specializzazione per gli infermieri”

“Noi di Uneba Veneto proponiamo di valorizzare le figure professionali con maggiori competenze, a cui siamo pronti a dare il riconoscimento economico. Fin da luglio 2021 Uneba Veneto ha garantito un aumento di 129 euro per 14 mensilità in busta paga, da subito, ed un passaggio di livello dal 4s al 3 (pari ad altri 78 euro sul tabellare) per chi ha la qualifica di operatore sociosanitario con formazione complementare in assistenza sanitaria e svolge le mansioni corrispondenti”.

“La necessità di garantire ai nostri anziani più personale e meglio formato si scontra con la gravissima carenza di infermieri. Le Università italiane negli ultimi 20 anni hanno formato 100.000 infermieri in meno del necessario. In Veneto quest’anno sarebbero serviti secondo la Regione, 4064 posti del primo anno di infermieristica e invece tra le Università di Verona e Padova ne abbiamo 1519. E i laureati in infermieristica del 2020 in Italia sono in calo del 9% rispetto al 2019. Ancora meno nuovi infermieri”.

“Da tempo insistiamo, in tutta Italia, perché le Università aumentino i posti. Ma anzitutto dobbiamo rispondere a una domanda: chi può prendersi cura di me e te che siamo autosufficienti, oggi?
Garantire l’assistenza migliore possibile agli anziani fragili è un problema da risolvere adesso, non tra anni.
E’ il nostro obbiettivo irrinunciabile e deve essere un valore di tutti, superiore ad ogni interesse di parte.
Puntare sull’oss con formazione complementare e su un potenziamento delle competenze di tutto il personale del sociosanitario è uno dei tanti interventi necessari per arrivarci”.

Professioni, tecnologia, strutture, patologie: come cambia l’assistenza ad anziani e persone fragili con il PNRR?

Venerdì 20 a Verona e su Zoom convegno con Università di Verona e Uneba Veneto

VERONA . Gli anziani e le persone fragili, in Veneto e in Italia, aumentano. I loro bisogni cambiano. C’è necessità di nuove strutture, ed anche di nuove competenze.

Le risposte del PNRR e della riforma della non autosufficienza – la relativa legge delega è attualmente all’esame del Governo Draghi – sono quelle giuste?

In che modo la tecnologia può aiutare?

Ma se continua a mancare personale, a partire dagli infermieri, che prospettiva c’è?

Se ne parlerà venerdì 20 maggio dalle 15.30 all’Università di Verona (Complesso Santa Marta, via Cantarane 24 a Verona) al convegno “Il PNRR cambia il sociosanitario, come cambiano professioni e modelli gestionali?” organizzato dal Dipartimento di Economia Aziendale di UniVr assieme a Uneba Veneto, che raccoglie quasi 100 enti non profit nelle 7 province del Veneto che si dedicano ad anziani non autosufficienti, persone con disabilità, bambini fragili.

Al convegno si può assistere sia di persona che via Zoom: in entrambi i casi è necessario iscriversi via www.unebaveneto.org

A fare il quadro del nuovo sistema sociosanitario e sanitario a cui porterà, con le sue riforme e con le sue risorse, il PNRR, sarà, al convegno di Verona, il prof. Americo Cicchetti dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano.

Il professor Angelo Mastrillo (Università di Bologna) interverrà su “Persone e professionalità nel sociosanitario”, con i dati sull’emergenza che vive il settore sociosanitario per la mancanza di operatori sociosanitari, medici, ma soprattutto infermieri. Negli ultimi 20 anni le università italiane hanno formato 100.000 infermieri in meno di quanti ne sarebbero serviti. E non per mancanza di studenti: solo negli ultimi 2 anni 18798 richieste di iscrizione ai corsi di laurea in infermieristica non sono state accolte per mancanza di posti.

Il neurologo prof. Stefano Tamburin presenterà invece dati sulla diffusione di alcune patologie e analizzerà le problematiche di gestione a seconda se chi soffre di queste patologie è a casa propria, in ospedale o accolto in una struttura protetta.Il professor Graziano Pravadelli del dipartimento di informatica presenterà esempi di come la tecnologia può essere al servizio della cura.A chiudere, l’economista prof. Giorgio Mion , sulla necessità di formulare un modello per le case di comunità, nuove strutture sociosanitarie previste dal PNRR.

Nel corso del convegno ci sarà la consegna degli attestati agli studenti che hanno completato il Corso di Perfezionamento in Management dei sistemi per i servizi sociali e sociosanitari organizzato da Università di Verona e Uneba Veneto. Attualmente è in corso la terza edizione del corso.

Emergenza infermieri e sfide del PNRR – Convegno Università di Verona con Uneba Veneto

 12 maggio, Giornata Internazionale dell’Infermiere

Mancano gli infermieri in Italia, ma negli ultimi 2 anni le università non hanno accettato  18.798 domande di iscrizione, per mancanza di corsi

Se ne parlerà il 20 maggio all’Università di Verona nel convegno organizzato con Uneba Veneto “Il PNRR cambia il sociosanitario, come cambiano professioni e modelli gestionali?”

Mancano gli infermieri in Italia, ma negli ultimi 2 anni le università hanno detto no a  18.798 domande d’iscrizione per mancanza di corsi. Un quadro denunciato da Uneba Veneto, proprio oggi 12 maggio, Giornata internazionale dell’Infermiere.

Della grave emergenza, che ha portato Uneba ad accedere anche al mercato internazionaleassumendo infermieri formati in Sud America, se ne parlerà al convegno “Il PNRR cambia il sociosanitario, come cambiano le professioni e modelli gestionali?”. L’evento è organizzato dall’Università di Verona – Dipartimento di economia aziendale – in collaborazione con Uneba Veneto. Si svolge venerdì 20 maggio dalle 15.30 alle 18.30 nel Complesso universitario Santa Marta, via Cantarane 24 – Aula SMT.06d, dove verranno, tra l’altro, presentati idati sulla situazione italiana della carenza di infermieri raccolti ed elaborati dal professor Angelo Mastrillo dell’Università di Bologna.

Dal 2001 al 2021, cioè negli ultimi 20 anni, i posti disponibili per frequentare i corsi di laurea per infermieri sono stati 309.962 a fronte di un fabbisogno stimato dalle categorie di riferimento di 410.075 e di altri 378.000 infermieri per il turnover.

Solo negli ultimi 2 anni su 43.671 domande di iscrizione agli specifici corsi di laurea ne sono state respinte 18.798 perché in eccesso rispetto al numero di posti disponibili per il primo anno.

Nello specifico per l’anno 2021-2022 ci sono state 17.394 iscrizioni su 27.658 domande presentate per cui 10.264 non sono state accettate (37%) , mentre nel 2020-2021, solo 16.013 studenti erano stati ammessi ai corsi su 24.547 domande inoltrate con uno scarto negativo di 8.534 (35%).

Se le università avessero accolto le richieste di tutti gli aspiranti infermieri, con il corso universitario di 3 anni avremmo avuto oggi almeno 14.000 nuovi infermieri.
La grave mancanza di personale qualificato si tramuta in standard assistenziali di minore qualità, in ritmi di lavoro più duri per gli infermieri in servizio, nell’aumento dei rischi per gli assistiti, nella minore possibilità di assistenza per le persone fragili o addirittura nella chiusura di interi servizi per l’impossibilità di garantire la presenza di operatori sufficienti.
Attualmente gli infermieri in Italia sono 446.055 e solo 17.394 sono gli iscritti al primo anno nei corsi di laurea dell’anno accademico 21-22 con un rapporto di 3,9% posti / infermieri.

Nello specifico, nella Regione Veneto per l’anno 2021- 2022, le categorie del comparto sanitario hanno stimato la necessità di avere 4.290 posti per i corsi di laurea, mentre le università hanno messo a bando solo 1.519 posti.

“Con il PNRR serviranno ancora più infermieri in vista dell’introduzione della nuova figura di infermiere di comunità che prevede 1 infermiere ogni 3000 abitanti, quindi, con 59,5 milioni di abitanti in Italia questo significa quasi 20 mila nuovi infermieri” dichiara il vicepresidente di Uneba Nazionale, Fabio Toso “Inoltre, si prevede 1 casa di comunità hub ogni 50 mila abitanti, e in ogni casa di comunità 7-11 infermieri. Con 1.200 nuove case di comunità, quindi, serviranno almeno altri 10.000 nuovi infermieri. La richiesta totale sale quindi a 30.000 nuovi infermieri, in un momento in cui si registra un’emergenza infermieristica già molto preoccupante” conclude Toso.

PROGRAMMA DEL CONVEGNO

  • Introduzione di Giorgio Mion, direttore del Corso di Perfezionamento in Management dei sistemi per i servizi sociali e sociosanitari, e di Francesco Facci, presidente di Uneba Veneto
  • Il nuovo welfare dopo il PNRR, nella relazione del professor Americo Cicchetti – ordinario di organizzazione aziendale nell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e Direttore dell’Alta Scuola di Economia e Management dei Sistemi Sanitari
  • Persone e professionalità nel sociosanitario – l’emergenza infermieri e non solo, nella relazione del professor Angelo Mastrillo – Università di Bologna
  • Tecnologia al servizio della cura, con la relazione dei professori Stefano Tamburin e Graziano Pravadelli – Università di Verona
  • I nuovi modelli organizzativi nel sociosanitario ed in particolare le case di comunità, con la partecipazione del professor Giorgio Mion dell’Università di Verona

ISCRIZIONI:

E’ possibile partecipare al convegno sia di persona sia via Zoom. Per entrambe le modalità è necessario iscriversi

Il sociosanitario che cambia con il Pnrr – Convegno dell’Università di Verona con Uneba Veneto

Il Dipartimento di Economia Aziendale dell’Università di Verona, in collaborazione con Uneba Veneto, organizza il convegno  “Il PNRR cambia il sociosanitario, come cambiano professioni e modelli gestionali del sociosanitario?”

Si svolge venerdì 20 maggio dalle 15.30 alle 18.30 a Verona nel Complesso universitario Santa Marta, via Cantarane 24 – Aula SMT.06

IL PROGRAMMA

Introduzione di Giorgio Mion, direttore del Corso di Perfezionamento in Management dei sistemi per i servizi sociali e sociosanitari, e di Francesco Facci, presidente di Uneba Veneto

Saluti istituzionali

Il nuovo welfare dopo il PNRR, nella relazione del professor Americo Cicchetti – ordinario di organizzazione aziendale nell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e Direttore dell’Alta Scuola di Economia e Management dei Sistemi Sanitari

Persone e professionalità nel sociosanitario – l’emergenza infermieri e non solo, nella relazione del professor Angelo Mastrillo – Università di Bologna

Tecnologia al servizio della cura, con la relazione dei professori Stefano Tamburin e Graziano Pravadelli – Università di Verona

I nuovi modelli organizzativi nel sociosanitario ed in particolare le case di comunità, con la relazione del professor Giorgio Mion dell’Università di Verona

 

Cerimonia di consegna degli attestati ai partecipanti alla seconda edizione del“Corso di perfezionamento in Management dei sistemi per i servizi sociali e sociosanitari” organizzato da Università di Verona e Uneba Veneto

ISCRIZIONI

E’ possibile partecipare al convegno sia di persona che via Zoom. Per entrambe le modalità è necessario iscriversi con la scheda di iscrizione a fondo pagina

Il convegno ha il supporto di Serenity.

Welfare aziendale nel contratto Uneba Veneto – Slide TreCuori e video dello webinar

Eccola registrazione dello webinar “La nuova piattaforma di welfare aziendale nel contratto Uneba Veneto: i vantaggi per l’ente e per i dipendenti“ organizzato da Uneba Veneto e svoltosi giovedì 21 aprile

 

Ecco le slide presentate da TreCuori

Per maggiori informazioni contattare Uneba Veneto: info.veneto@uneba.org

Lo welfare aziendale nel contratto Uneba Veneto con TreCuori – webinar

Giovedì 21 aprile alle 11 webinar “La nuova piattaforma di welfare aziendale nel contratto Uneba Veneto: i vantaggi per l’ente e per i dipendenti“.

Trovate in fondo a questa pagina il modulo per iscrivervi al webinar.

Uneba Veneto presenta ai suoi enti associati la normativa sul welfare aziendale nel nuovo contratto regionale: almeno il 30% dell’Elemento Variabile Territoriale viene corrisposto ai lavoratori tramite welfare aziendale, con benefici economici per i lavoratori che scelgono di ricevere sotto forma di welfare aziendale una quota maggiore del 30%.

Entro il 30 aprile 2022 i lavoratori devono firmare  il modulo per la scelta dell’assegnazione dell’ EVT in welfare aziendale, e per far confluire in EVT sia Rol che Banca Ore.

Allo webinar parteciperà anche TreCuori, la società benefit con cui Uneba Veneto si è accordata per l’erogazione dei servizi di welfare aziendale.

Relatori: Francesco Facci, presidente di Uneba Veneto; Flavio Di Stasio, responsabile sviluppo commerciale per TreCuori.

Per saperne di più:

Per gli anziani del Veneto – Uneba Veneto al convegno dei sindacati dei pensionati insieme a Lanzarin e Turco

Trovate qui sotto l’intervento del presidente Uneba Veneto Francesco Facci al convegno “Migliorare i servizi e le prestazioni per gli anziani non autosufficienti nella regione del Veneto” di Spi Cgil, Fnp Cisl Veneto e Uil Pensionati

Facci ha insistito su alcuni temi forti di Uneba Veneto e Uneba tutta

  • la distinzione tra privato commerciale e privato non profit
  • la necessità di investire nell’adeguamento delle strutture residenziali per anziani esistenti – anche alla luce delle nuove esigenze rivelate dalla pandemia – prima di pensare di avviare nuovi servizi
  • l’investimento in tecnologia, come ad esempio l’armadio del farmaco robotizzato
  • la carenza di personale
  • certificare le competenze delle badanti in regola per dare loro un percorso facilitato per diventare oss
  • ragionare su come liberalizzzre i corsi oss
  • aumentare i posti nei corsi di laurea per infermieri
  • la rilevanza delle Rsa: in Veneto ci sono 33 mila posti posti letto in strutture sociosanitarie a fronte di 20 mila negli ospedali. E le strutture sociosanitarie sono presenti capillarmente nel territorio
  • i numeri di Uneba Veneto: 100 enti, 10 mila lavoratori, 12 mila posti letto
  • serve un fascicolo elettronico con i dati della persona e che la accompagna in tutto il percorso di assistenza, a casa in ospedale o in struttura

Allo stesso convegno sono intervenute anche l’assessora a sanità e politiche sociali del Veneto Manuela Lanzarin – che ha ribadito la sua difesa delle Rsa trascurate e criticare durante la pandemia e l’on.Livia Turco, presidente della Commissione Non Autosufficienza.

 

Intervento Lanzarin

Intervento Turco

Contratto Uneba Veneto 2022-2024 – Elemento Variabile Territoriale

Ecco il

Contratto Collettivo Regionale Uneba Veneto 2022-2024 -Disciplina dell’Elemento Variabile Territoriale

L’”ipotesi di accordo” firmata il 22 febbraio è stata confermata dalle assemblee dei lavoratori. L’accordo ha quindi piena validità dal 22 febbraio 2022. E’ stato depositato il 22 marzo 2022.

Il contratto si applica agli enti associati Uneba Veneto e agli enti che applicano il contratto Uneba operanti nell’ambito della Regione Veneto.

Le novità del nuovo contratto Uneba Veneto

Ecco alcuni dei principali aspetti dell’accordo.

L’Elemento Variabile Territoriale previsto dal contratto Uneba Veneto viene migliorato e integrato con l’aggiunta dell’Elemento di Garanzia previsto dall’articolo 43 del contratto nazionale Uneba.

Per farlo confluire, l’Elemento di Garanzia viene convenzionalmente convertito in ore, con 5 possibili bonus di incremento.

L’Elemento Variabile Territoriale potrà essere alimentato anche da ROL e Banca Ore.

Almeno il 30% dell’EVT viene corrisposto tramite welfare aziendale, con benefici per chi sceglie una quota maggiore del 30%.

Ecco il modulo per la scelta dell’assegnazione dell’ EVT in Welfare Aziendale, e per far confluire in EVT sia Rol che Banca Ore, da far firmare ai lavoratori (entro aprile 2022, ed entro gennaio gli anni prossimi).

Con questo accordo viene anche costituita la Commissione Paritetica Regionale, che dovrà avviare i lavori entro il 19 maggio 2022.

Uneba Veneto ha anche organizzato uno webinar per presentare il nuovo Contratto Uneba Veneto: potete rivederlo qui sotto.