Professioni, tecnologia, strutture, patologie: come cambia l’assistenza ad anziani e persone fragili con il PNRR?

Venerdì 20 a Verona e su Zoom convegno con Università di Verona e Uneba Veneto

VERONA . Gli anziani e le persone fragili, in Veneto e in Italia, aumentano. I loro bisogni cambiano. C’è necessità di nuove strutture, ed anche di nuove competenze.

Le risposte del PNRR e della riforma della non autosufficienza – la relativa legge delega è attualmente all’esame del Governo Draghi – sono quelle giuste?

In che modo la tecnologia può aiutare?

Ma se continua a mancare personale, a partire dagli infermieri, che prospettiva c’è?

Se ne parlerà venerdì 20 maggio dalle 15.30 all’Università di Verona (Complesso Santa Marta, via Cantarane 24 a Verona) al convegno “Il PNRR cambia il sociosanitario, come cambiano professioni e modelli gestionali?” organizzato dal Dipartimento di Economia Aziendale di UniVr assieme a Uneba Veneto, che raccoglie quasi 100 enti non profit nelle 7 province del Veneto che si dedicano ad anziani non autosufficienti, persone con disabilità, bambini fragili.

Al convegno si può assistere sia di persona che via Zoom: in entrambi i casi è necessario iscriversi via www.unebaveneto.org

A fare il quadro del nuovo sistema sociosanitario e sanitario a cui porterà, con le sue riforme e con le sue risorse, il PNRR, sarà, al convegno di Verona, il prof. Americo Cicchetti dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano.

Il professor Angelo Mastrillo (Università di Bologna) interverrà su “Persone e professionalità nel sociosanitario”, con i dati sull’emergenza che vive il settore sociosanitario per la mancanza di operatori sociosanitari, medici, ma soprattutto infermieri. Negli ultimi 20 anni le università italiane hanno formato 100.000 infermieri in meno di quanti ne sarebbero serviti. E non per mancanza di studenti: solo negli ultimi 2 anni 18798 richieste di iscrizione ai corsi di laurea in infermieristica non sono state accolte per mancanza di posti.

Il neurologo prof. Stefano Tamburin presenterà invece dati sulla diffusione di alcune patologie e analizzerà le problematiche di gestione a seconda se chi soffre di queste patologie è a casa propria, in ospedale o accolto in una struttura protetta.Il professor Graziano Pravadelli del dipartimento di informatica presenterà esempi di come la tecnologia può essere al servizio della cura.A chiudere, l’economista prof. Giorgio Mion , sulla necessità di formulare un modello per le case di comunità, nuove strutture sociosanitarie previste dal PNRR.

Nel corso del convegno ci sarà la consegna degli attestati agli studenti che hanno completato il Corso di Perfezionamento in Management dei sistemi per i servizi sociali e sociosanitari organizzato da Università di Verona e Uneba Veneto. Attualmente è in corso la terza edizione del corso.

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