Il contratto Uneba Veneto è vincolante per chi applica il ccnl Uneba nazionale in Veneto

“L’applicazione volontaria del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro per il personale dipendente dai settori socio-assistenziale, socio-sanitario ed educativo UNEBA del 20.01.2020, comporta, ai sensi dell’art. 1 del Contratto stesso, l’applicazione integrale di tutte le sue clausole, comprese quelle di delega della Contrattazione al Secondo Livello Regionale”.

Lo ribadiscono le parti firmatarie del Contratto Uneba Veneto (Uneba Veneto, Fp Cgil, Fp Cisl,  Fisascat Cisl, Uil Fpl, Uiltucs) in un Parere ufficiale espresso dalla Commissione bilaterale paritetica, in cui per Uneba ci sono Francesco Facci, Fabio Toso, Marco Franchini, Tiziano Savoncelli, Emanuela Bolamperti e Alvise Cian.

Applicazione del contratto Uneba Veneto – Parere della commissione Uneba Veneto-sindacati

Contrato Uneba Veneto – Disciplina dell’Elemento Variabile Territoriale– testo

“Le Parti -si legge nella dichiarazione  – concordano sul fatto che  (il contratto Uneba Veneto vigente) costituisca parte pienamente integrante, vincolante ed esigibile nei confronti di tutti i datori di lavoro che applicano il C.c.n.I. Uneba in vigore e che operano nella Regione Veneto, del sistema costituito dal Contratto Nazionale attualmente in vigore”.

Le parti “riconoscono la possibile complessità dell’attuazione dei sistemi di retribuzione di produttività“. Per questo la Commissione è disponibile a “fornire assistenza nella fase di definizione e gestione di schemi organizzativi e programmi di gestione partecipata, nonché di welfare aziendale, per consentire agli Enti di applicare le disposizioni del C.c.r.l. EVT in conformità con le interpretazioni dell’Agenzia delle Entrate in merito alla detassazione delle retribuzioni” e si impegna anche a “operare come organo di conciliazione in relazione ad eventuali controversie che dovessero sorgere in merito”. Per porre quesiti alla Commissione c’è l’indirizzo di posta certificata cpariteticaunebaveneto@pec.it 

Uneba Veneto scrive alla Regione: più risorse a sociale e sociosanitario sono un investimento

Uneba Veneto scrive a Zaia e Lanzarin: più risorse a sociale e sociosanitario sono un investimento per il Veneto

Scarica la lettera di Uneba Veneto al presidente della Regione Veneto Luca Zaia e all’assessora a sanità e politiche sociali Manuela Lanzarin

Padova, 14 ottobre 2022 – Uneba Veneto, voce delle Rsa non profit venete e degli altri enti non profit dediti ai più fragili, scrive al presidente Luca Zaia e all’assessora Manuela Lanzarin per sottolineare: il sociale e il sociosanitario non sono una spesa, sono un investimento.

“E’ con interesse e soddisfazione – scrive il presidente di Uneba Veneto, Francesco Facci, direttore della Fondazione Santa Tecla di Este – che leggiamo dell’ipotesi che la Regione Veneto, nella prossima legge di bilancio, scelga di dotare di maggior risorse il settore sociale e sociosanitario, con una particolare attenzione all’assistenza agli anziani.
Più fondi al sociale e al sociosanitario veneto sono indispensabili, in questa stagione storica. Ma – permetteteci di dirlo- sono anche un ottimo investimento per la Regione. (…)”.

Facci spiega in che senso sociale e sociosanitario sono un ottimo investimento.

“Ogni euro investito nel sociale e sociosanitario -argomenta Facci – genera salute, benessere, qualità della vita per le persone più fragili delle nostre comunità, serenità per le decine di migliaia di famiglie che si dedicano a loro”.

Ne deriva un invito alla Regione Veneto.

“Invitiamo con convinzione la Regione a scegliere, nella prossima legge di bilancio di inserire tra le priorità delle risorse il sociosanitario, e in particolare l’assistenza agli anziani.
Quella che, assieme ad enti pubblici ed aziende private ma con propri valori e stile, circa 60 enti non profit di radici cristiane associati Uneba Veneto portano avanti in tutte le province del Veneto, da decenni se non da secoli. Coltivando il legame con i territori in cui operano, che spesso sono piccoli paesi. E promuovendo volontariato e solidarietà”.

Uneba Veneto scrive alla Regione: più risorse a sociale e sociosanitario sono un investimento

Elisabetta Elio, direttrice dell’ente associato Uneba Veneto Pia Opera Ciccarelli, consigliera Uneba Veneto e Uneba nazionale, ha ricevuto lunedì 3 ottobre il  riconoscimento “Rosa d’argento, Donne del nostro tempo testimoni di fede, speranza e carità”.

Ad attribuirlo sono i Frati Minori di Assisi: la cerimonia si è tenuta nel convento della Porziuncola ad Assisi il 3 ottobre ,  giorno del Transito, cioè la nascita al Cielo di San Francesco. A conferire il premio è stato il Custode della Porziuncola, fr. Massimo Travascio

L’evento è parte delle celebrazioni ufficiali di San Francesco, patrono d’Italia.

“In ricordo di Frate Jacopa –scrivono i Frati Minori-, la nobildonna romana amica di san Francesco presente alla Porziuncola nell’imminenza del Transito, la “Rosa d’argento” – annuale riconoscimento attribuito a una donna del nostro tempo testimone di fede, speranza e carità – verrà consegnata alla sig.ra Elisabetta Elio, sposata con tre figli, consigliera nazionale e regionale in Uneba, un’associazione degli enti socio sanitari non-profit voluta 70 anni fa da papa Paolo VI e direttrice di un centro per anziani di Verona, la Fondazione Pia Opera Ciccarelli. E’ in pensione da marzo 2022 ma rimarrà in servizio nella sua posizione di direttrice generale fino a fine anno. È stata nel direttivo di Adoa Verona e referente dell’area anziani dell’Associazione Diocesana Opere Assistenziali di Verona per 2 mandati, dal 2014 al 2021. Ha dovuto gestire fin dalla prima ondata il Covid nelle residenze dove lavora. Anche lei e la sua famiglia sono stati colpiti dal Covid, ma è sempre rimasta a disposizione, anche da remoto, per dare supporto ai suoi collaboratori e agli enti vicini. La realtà di cui è direttrice generale dal 2012 ha più di 600 dipendenti con diverse sedi in provincia di Verona”.

“Ricoprire il ruolo di direttrice durante l’emergenza  – ha detto Elio ricevendo il Premio –  non è stato semplice, credo che il mio compito principale sia dare fiducia a tutti gli altri, mostrare sicurezza e determinazione. Sono in Fondazione da ventisei anni e porto avanti un testimone che è stato custodito da altri prima di me: ritengo importante dare il mio contributo per la continuità di quest’opera”

Elisabetta Elio ha voluto condividere il premio ricevuto per l’impegno nei duri anni della pandemia con i colleghi di Uneba.


Casa Don Girelli, da 10 anni accoglienza a pazienti psichiatrici autori di reato

“10 anni vissuti pericolosamente – Il trattamento riabilitativo dei pazienti psichiatrici autori di reato a dieci anni dall’attivazione della prima C.T.R.P. dedicata” è il tema del convegno organizzato dall’associato Uneba Veneto Associazione Don Giuseppe Girelli .

Si svolge sabato 1 ottobre dalle 9 al palazzo della Gran Guardia a Verona.

E’ accreditato ECM.

Programma del convegno

Iscrizione al convegno 

Casa Don Girelli è la prima struttura in Veneto dedicata all’accoglienza di pazienti psichiatrici autori di reato in dimissione da Opg (ospedale psichiatrico giudiziario) prima e da REMS (Residenza per l’esecuzione delle misure di sicurezza) poi.

Un compito delicato ma portato avanti, in questi 10 anni di attività, senza problemi di aggressioni o simili e senza che nessuno abbia abbandonato preocemente, come riferisce il direttore dell’ente Giuseppe Ferro. E molte sono le persone che  grazie alla Don Girelli sono state “riavvicinate al contesto civile ordinario”, nota Ferro.  Fondamentale per l’associazione, specie in considerazione delle persone cui si dedica, è il sostegno della comunità e del territorio, di cui questo stesso convegno è esempio.

Primi aiuti al sociosanitario nel decreto Aiuti Ter – Uneba trova ascolto nella politica

Il decreto Aiuti Ter approvato dal Consiglio dei Ministri di venerdì 16 settembre  contiene anche delle misure di sostegno agli enti del sociosanitario e al Terzo Settore.

“Con il decreto Aiuti Ter – ha fatto sapere il Governo –  arriverà uno stanziamento di 400 milioni per il Servizio Sanitario Nazionale, suddiviso tra le regioni e province autonome per far fronte ai rincari nel settore ospedaliero, comprese Rsa e strutture private”.

Per analizzare nel dettaglio i provvedimenti di interesse degli enti, ed eventuamente esprimere una valutazione, Uneba attende la pubblicazione del testo definitivo del decreto.

Senza dimenticare che si tratterà comunque di un decreto legge, che quindi Camera e Senato dovranno convertire in legge il decreto legge entro due mesi,e  potranno modificarlo.

Restano importanti, comunque, le manifestazioni di attenzione e i segnali di attenta considerazione registrati dopo il nostro appello alla politica in vista delle elezioni e dopo la nostra protesta a seguito del mancato inserimento del settore sociosanitario tra i beneficiari del decreto legge Aiuti bis.

“Ci fa molto piacere – ha dichiarato il senatore Gilberto Pichetto di Forza Italia, viceministro allo sviluppo economico –  che nel Dl Aiuti ter, facendo seguito alle nostre richieste, il terzo settore e soprattutto gli enti socio-sanitari che operano nel mondo della cura degli anziani possano avere i ristori che meritano. Adesso la tappa ulteriore sarà andare incontro all’appello di Uneba che denuncia l’aumento delle rette a carico delle famiglie che hanno un proprio caro anziano accolto in Rsa: Forza Italia presterà particolare attenzione a questa situazione”.

“In queste settimane ho raccolto sul territorio la preoccupazione del mondo del terzosettore e delle RSA per il caro bollette. Per questo, insieme a tutti parlamentari del PD, abbiamo chiesto al Governo un intervento urgente. L’esecutivo ha accolto la nostra proposta e nel Decreto aiuti ter sono stati stanziati i primi 120 milioni di euro”, scrive  su Facebook il senatore Alessandro Alfieri (PD)

“Chiediamo al Governo -aveva dichiarato prima dell’approvazione del  Decreto Aiuti Ter il senatore Antonio De Poli (Udc) -di inserire i  sostegni al Terzo settore nel decreto aiuti ter. Abbiamo il dovere di supportare e aiutare coloro che si occupano delle persone più in difficoltà come anziani, persone con disabilità e minori. Parliamo di realtà che garantiscono la coesione sociale  del Paese e nei territori”.

“La tutela dei beni comuni e delle persone, cioè le nobili missioni degli enti non profit, non può essere penalizzata rispetto alle attività delle imprese profit. Serve sanare questa ferita nel Decreto Aiuti Ter”, aveva dichiarato la deputata Elena Carnevali (Partito Democratico)

“Gli organismi di rappresentanza del Terzo Settore, e in particolare quelli delle RSA,hanno ragione a lamentare l’assenza, entro l’attuale decreto (…) di ristori contro il caro bollette per gli enti non profit”, aveva dichiarato, al momento della discussione del decreto Aiuti Bis, Stefano Lepri, responsabile del Terzo Settore per il Partito Democratico.

Costanti sono stati anche i contatti e il dialogo con la deputata Silvana Comaroli (Lega Nord), presidente dell’associato Uneba Fondazione Soncino, cheaveva incontrato Uneba e Aris; il senatore Antonio Misiani (Partito Democratico).

“Condivido e rilancio l’appello di Uneba”, aveva dichiarato Patrizia Baffi, consigliera regionale di Fratelli d’Italia in Regione Lombardia.

Condivido e faccio mie le preoccupazioni di Uneba: la politica ha ignorato il Terzo Settore sociosanitario”, aveva scritto Emanuele Alecci, candidato al Senato per il Partito Democratico.

Le deputate del Partito Democratico Alessia Rotta e Beatrice Lorenzin hanno visitato l’associato UnebaVeneto Pia Opera Ciccarelli,  la cui direttrice Elisabetta Elio ha ripetutamente rilanciato l’appello di Uneba. Mentre recente è anche la visita del sottosegretario Andrea Costa (Noi Moderati) al Villaggio del Ragazzo, associato Uneba Liguria

(Se abbiamo dimenticato qualche pubblica presa di posizione in difesa dell’appello di Uneba di deputati o senatori, scriveteci a info@uneba.org e aggiungiamo)

Decreto Aiuti Bis: la politica ignora il sociosanitario non profit

ROMA , 14 SETTEMBRE – “Ieri sera il Senato ha deciso di aumentare le rette a carico delle famiglie che hanno un proprio caro anziano accolto in Rsa”.
Uneba mette in evidenza così le conseguenze del voto sul decreto legge Aiuti Bis. Come infatti ha ricordato il Forum del Terzo Settore, il testo è stato approvato senza gli emendamenti che prevedevano sostegni anche agli enti di Terzo settore.

“Negare questi sostegni- evidenzia il Comitato Esecutivo di Uneba nazionale, riunitosi oggi a Roma- agli enti che si dedicano ai più fragili, significa farli affogare, con costi dell’energia così spropositati. O volete che facciano stare gli anziani novantenni al freddo per risparmiare?”.

“Nella crisi attuale, perché gli enti non profit possano (faticosamente!) sopravvivere, sono dolorosi ma inevitabili aumenti delle rette a carico delle famiglie. Ma questi aumenti sarebbero stati molto inferiori se il Senato avesse inserito nel decreto legge Aiuti Bis gli emendamenti proposti. Dopo il voto di ieri sera, gli aumenti rischiano di essere maggiori: le famiglie degli anziani, o delle persone con disabilità, possono chiederne conto ai senatori, e ai partiti tutti”.

“Che fine hanno fatto – si domanda il Comitato Esecutivo Uneba – tutte le manifestazioni di attenzione a parole, che abbiamo ricevuto e che riceviamo da tutte le forze politiche?
Una prima risposta, amarissima, l’abbiamo ricevuta ieri sera.
Ma non ci arrendiamo. E conserviamo una ultima prospettiva. Un estremo appello, perché nella prossima, annunciata serie di misure contro il caro energia ci sia, finalmente, l’attenzione a cui il non profit e gli anziani, minori, persone con disabilità hanno diritto”.

La mancanza di sostegno agli enti non profit che si dedicano ai più fragili in questo momento così drammatico rischia di mettere a rischio la sostenibilità stessa degli enti: già ora alcuni enti hanno ridotto i servizi, in futuro i più piccoli potrebbero essere costretti a chiudere.

A comporre il Comitato Esecutivo di Uneba sono: Franco Massi (presidente nazionale Uneba) Fabio Toso (Uneba Veneto), Andrea Blandi (Uneba Toscana), Santo Nicosia (Uneba Sicilia), Marco Petrillo (Uneba Lombardia), Giuseppe Guaricci (Uneba Puglia), Fabio Cavicchi (Uneba Emilia Romagna), Giovanni Di Bari (Uneba Marche), Amedeo Prevete (Uneba Piemonte), don Pino Venerito (Uneba Campania), Giuseppe Grigoni (Uneba Liguria) e Matteo Sabini (Uneba Fvg).

Uneba è l’associazione di categoria di riferimento del non profit sociosanitario in Italia. Ha quasi 1000 enti associati, quasi tutti non profit di radici cristiane. In maggioranza strutture residenziali per anziani fragili, ma anche realtà per minori con difficoltà famigliari, bambini e adulti con disabilità, persone con problemi di salute mentale, donne vittime di maltrattamenti…

Al via il corso per Operatori Generici di Assistenza di Pia Opera Ciccarelli e Uneba Veneto

Ha preso il via lunedì 5 settembre il primo corso per OGA (Operatori Generici di Assistenza) organizzato dall’associato Uneba Veneto Pia Opera Ciccarelli con Uneba Veneto.

Si svolge di persona e online. Partecipano lavoratrici e lavoratori degli associati Uneba Veneto Pia Opera Ciccarelli e Casa Kolbe, che tramite lo spazio elearning di Uneba Veneto hanno a disposizione tutto il materiale del corso.

Il corso prevede 40 ore di teoria, di cui 31 ore per l’area igienico-sanitaria e tecnico-operativa (di cui 16 su salute e sicurezza sul luogo di lavoro, 5 ore per l’area socioculturale e legislativa, 4 ore per l’area psicologica sociale); 3,5 ore di laboratorio: movimentazione dell’anziano, alimentazione dell’anziano; 57,5 ore di tirocinio.

A questo primo percorso di formazione potrà poi fare seguito il corso per operatori sociosanitari (OSS).

L’impegno nella formazione del personale è parte della risposta di Uneba e degli enti Uneba alla grave carenza di personale del settore sociosanitario.

Appello Uneba alla politica – Bollette e tasse affondano fondazioni e associazioni

comunicato stampa

GOVERNO, PARLAMENTO, REGIONI, CANDIDATI ALLE ELEZIONI: SE CI TENETE AGLI ANZIANI PIU’ FRAGILI, E’ IL MOMENTO DI DIMOSTRARLO

Appello di Uneba, voce del non profit delle Rsa: serve un intervento immediato sul caro bollette. Perché la spesa per l’energia è spesa per la salute degli anziani.

Sul non profit un’altra tegola: le recenti modifiche al Codice del Terzo Settore portano ad un aumento di Ires Imu e Irap per le Fondazioni e Associazioni

“Se avete a cuore gli anziani più fragili dei vostri paesi e delle vostre città, ora è il momento di dimostrarlo”.
L’appello è rivolto al Governo, al Parlamento, ai candidati alle elezioni del 25 settembre e alle Regioni da Uneba, associazione di categoria e voce di centinaia di Rsa e altre strutture sociosanitarie senza scopo di lucro, che da secoli sono la spina dorsale dell’assistenza ai più fragili, presente in tutta Italia.

Uneba pensa ai 285 mila anziani che vivono in Rsa, perché solo qui trovano l’assistenza di cui la loro grande fragilità ha bisogno. Il 52% dei posti letto per Rsa in Italia è gestito da enti non profit.

Trenta mesi di pandemia hanno ferito le Rsa, e ora altre 3 preoccupazioni: i costi dell’energia, le norme fiscali penalizzanti e il blocco delle quote regionali. Senza un intervento rapido e concreto di Parlamento Governo e Regioni, centinaia di onlus affonderanno. E gli anziani, a quel punto?

1- ENERGIA – “La prima preoccupazione – illustra Franco Massi, presidente nazionale di Uneba – è il disastroso aumento dei costi dell’energia. Chiedere un sacrificio alle famiglie con un aumento delle rette sarà, purtroppo, inevitabile, ma è indispensabile un urgente sostegno pubblico. Auspichiamo un segnale già negli emendamenti al decreto Ristori nei prossimi giorni”.
“Perché – spiega Massi – nei nostri centri, nelle nostre Rsa, non possiamo abbassare il riscaldamento negli ambienti in cui vivono i nostri anziani, né, per fare un esempio, rinunciare ai letti elettrici che permettono anche ai più fragili di alzarsi. E questi sono solo alcuni esempi. La spesa per l’energia è una spesa per la loro salute. Volete tagliare sulla salute degli anziani?”

2- AUMENTO DELLE TASSE – “Dopo la pandemia e il costo dell’energia – aggiunge Massi-, i servizi non profit per i più fragili rischiano una terza botta. Arriva dalla Riforma del Terzo Settore. Le recenti modifiche al Codice del Terzo Settore, volute dal Ministero del Lavoro, portano ad un aumento di Ires, Imu e Irap per Fondazioni e Associazioni. E andiamo verso la scomparsa delle Onlus. Perché – ci rivolgiamo alle forze politiche- volete mettere in ulteriore difficoltà enti che senza scopo di lucro, da decenni se non da secoli, si dedicano con professionalità ai più fragili?”

3- QUOTE REGIONALI – “A stress della pandemia, aumento dei costi dell’energia e aumento delle tasse si somma il mancato adeguamento delle quote sanitarie. In molte parti d’Italia, il contributo che le Regioni danno alle Rsa per l’accoglienza degli anziani è fermo da molti anni. E siccome ogni altro costo ogni anno aumenta, è come se il sostegno ogni anno diminuisse. Quali Regioni avranno il senso di responsabilità di dare un sostegno all’assistenza agli anziani?”

O UN INTERVENTO, O SI AFFONDA – Se Parlamento, Governo e Regioni non dimostreranno di avere davvero a cuore gli anziani più fragili subito, le Rsa non profit continueranno ad affondare. Dopo le perdite di 2020 e 2021 per la pandemia, nel 2022, con il rincaro dell’energia, le perdite saranno per ogni posto letto in Rsa e nelle strutture residenziali per disabili da 10 a 20 euro al giorno. Si rischiano pesanti aumenti delle rette a carico delle famiglie.
Proseguire così sarebbe impossibile. Tagli ai servizi agli anziani, chiusure di enti e perdite di posti di lavoro sarebbero all’orizzonte.

Da decenni o secoli noi enti non profit di radici cattoliche ci prendiamo cura dei più fragili.
Una sola cosa chiediamo: poter continuare la nostra missione e la cura delle persone fragili.

Gioielli del Villaggio Sant’Antonio in mostra a Padova

I gioielli realizzati da 23 persone con disabilità dell’associato Uneba Veneto “Villaggio Sant’Antonio” saranno in mostra dal 1 al 15 settembre nell’Oratorio di San Rocco a Padova, con il titolo“Preziosi senza tempo – Tesori dell’anima”

I 23 artisti che esporranno partecipano all’attività trasversale denominata “AtelierArteMusicaSpettacolo” dei Centri Diurni e della Comunità Alloggio del Villaggio Sant’Antonio, condotta dell’educatrice e artista Elisabetta Valentini, con il supporto di operatori e volontari della onlus.

I gioielli sono realizzati con materiali di recupero, come lamine d’argento, pietre dure, resine sintetiche, ottone, rame, alluminio, pasta per modellare, spago, pelle, cartoncino, carta stagnola.

Contratto Uneba Veneto – Come applicare l’Elemento Variabile Territoriale

Ecco la circolare esplicativa Uneba Veneto “Misurare i Kpi (indicatori di performance) – Disciplina dell’Elemento Variabile Territoriale da erogare ai lavoratori” del 29 luglio 2022, che spiega agli enti
come applicare l’Accordo del 22 marzo 2022 nel Contratto Collettivo Regionale Uneba Veneto 2022-2024 , in particolare riguardo agli indicatori di performance (KPI).

L’Elemento Variabile Territoriale è un premio di risultato per obbiettivi periodici: ha vigenza per gli anni 2022, 2023 e 2024.  Anche gli enti non associati Uneba Veneto, se applicano il contratto Uneba, sono tenuti ad applicare la disciplina dell’Elemento Variabile Territoriale, che trova fondamento in quanto previsto nell’art.43 del CCNL Uneba.