Fine vita – Formazione con Uneba Veneto e Facoltà Teologica Triveneto

Facoltà teologica del Triveneto e Uneba Veneto offrono “Fragilità e fine vita. Percorsi di accompagnamento, diritti e buone prassi”, una proposta formativa sul tema della fragilità e del fine vita rivolta a operatori, volontari e a tutti gli interessati, con la presentazione delle buone prassi degli associati Uneba Veneto Fondazione Opera Immacolata Concezione e Fondazione Opera della Speranza.
Il primo appuntamento, “S.V.a.M.A. e Protocolli ingresso”, venerdì 16 maggio 2025, dalle ore 17 alle 19, si terrà al Civitas Vitae Angelo Ferro di Padova , con le relazioni di Leopoldo Sandonà, bioeticista, che porterà uno “Sguardo antropologico: visione olistica della persona e della vita” e Lucia Soattin, medico geriatra esperta di strutture sociosanitarie, “Sguardo tecnico: la valutazione multidimensionale”. Modera Francesco Facci, presidente di Uneba Veneto. A seguire la presentazione di buone prassi, a cura di Opera Immacolata Concezione.

Il secondo incontro, “Morte e fine vita”, giovedì 22 maggio, dalle ore 17 alle 19, sarà a Dolo (Venezia). Relazioni di Enrico Furlan, bioeticista, “Sguardo antropologico: la morte come compimento della vita”, e di Giovanni Poles, medico oncologo esperto in cure palliative, “Sguardo tecnico: accompagnamento alla morte nelle diverse prospettive (rsa, hospice, domiciliarità)”. Modera Patrizia Scalabrin, presidente di Fondazione Opera della Speranza. A seguire la presentazione di buone prassi, a cura di Residenza Riviera del Brenta.

Il terzo e ultimo incontro, “Strumenti giuridici per la fragilità”, è in programma martedì 27 maggio, dalle ore 17 alle 19, a Setteville (Belluno), località Alano di Piave, al Centro Servizi di via Brigata Re, 19. Relazioni di Cinzia Rossato, psicologa e psicoterapeuta, “Sguardo antropologico: la cura nel tempo della fragilità”, e Marta Rossi, avvocato, “Sguardo tecnico: il ruolo dell’amministratore di sostegno, del tutore”. Modera Patrizia Scalabrin e a seguire presentazione di buone prassi, a cura di Fondazione Opera della Speranza.

 

Uneba Veneto incontra Uneba Vicenza

Il nuovo contratto nazionale Uneba con le sue ricadute per il Veneto e la piattaforma di formazione a distanza Uneba Veneto sono stati i temi principali dell’incontro di Uneba Veneto con gli enti associati della provincia di Vicenza, svoltosi lunedì 24 marzo presso l’ente associato Fondazione San Gaetano.

Buona la partecipazione all’occasione di dialogo con il presidente Uneba Veneto Francesco Facci.

Con l’incontro di Vicenza termina il ciclo di incontri di Uneba Veneto con gli enti associati che ha avuto le precedenti tappe a Santa Lucia di Piave (associati Uneba Treviso), Belluno (associati Uneba Belluno), San Giovanni Lupatoto (associati Uneba Verona), Mestre (associati Uneba Venezia e Padova).

Gli associati Uneba Veneto si ritroveranno nel corso del 2025 per le assemblee provinciali e regionali in vista dell’assemblea nazionale di novembre 2025.

Elearning Uneba Veneto, nasce il gruppo di lavoro degli enti associati

Un lavoro di squadra per rispondere ai bisogni formativi degli enti associati.

Questo vuole essere il la piattaforma per la formazione del personale di Uneba Veneto in modalità elearning, da mesi attiva su https://unebaveneto.videoformazione.net/

Martedì 25 marzo si è svolta la prima riunione della “Tavola rotonda sulla formazione Uneba Veneto”: un gruppo di lavoro che si riunirà periodicamente per raccogliere stimoli, valutazioni, idee sui corsi messi a disposizione e proposte per nuovi corsi da realizzare.

Per partecipare al gruppo di lavoro sulla formazione elearning di Uneba Veneto contattare info.veneto@uneba.org

Su che argomenti vorreste che Uneba Veneto erogasse formazione elearning?

Nel suo primo incontro, la Tavola sulla formazione ha analizzato i risultati di un questionario sottoposto agli enti associati sulla formazione. Gli argomenti per i quali maggiore è la richiesta di formazione e-learning sono:

  • privacy
  • accreditamento
  • movimentazione dell’anziano
  • nuovo contratto Uneba

Uneba Veneto chiede agli enti che non lo hanno ancora fatto di compilare il questionario che è qui https://forms.gle/cPtL8JzquMB1BKp36

La piattaforma Uneba Veneto già offre una varietà di corsi sulla sicurezza sul lavoro, adatti ad adempiere all’obbligo formativo.

Come ricordato dal presidente Francesco Facci, Uneba Veneto intende realizzare corsi a partire dalle richieste degli enti. Inoltre, gli enti stessi possono proporre propri corsi e caricarli sulla piattaforma Uneba Veneto.

Pillole formative”

Uneba Veneto offre anche “pillole formative” di micro-learning: unità molto brevi, incentrate sulle competenze, un solo argomento alla volta. Come per la formazione standard, anche per le “pillole” l’ente può verificare e certificare quanti lavoratori hanno svolto la formazione.

Le prime pillole formative pubblicate riguardano disfagia, ossigenoterapia, trasferimento dell’anziano dal letto alla barella doccia, dal letto alla carrozzina o da terra alla carrozzina

Quali corsi hanno seguito i lavoratori del tuo ente?

Punto di forza dell’elearning Uneba Veneto è la possibilità di fornire all’ente partecipante report sull’utilizzo della piattaforma da parte dei propri lavoratori: quali corsi hanno seguito? Quali hanno completato? In questo modo è possibile anche dare evidenza della formazione svolta.

Il servizio è riservato agli enti associati Uneba Veneto

La maggior parte degli enti associati Uneba Veneto sono centri di servizio per anziani e per questo alcune delle proposte formative -ad esempio sulla movimentazione- sono rivolte specificatamente a loro, Uneba Veneto è pronta a progettare anche iniziative rivolte a strutture con diversa utenza.

Il digitale nella Long Term Care: uno strumento per realizzare i valori Uneba

In vista del convegno di venerdì 28 marzo “Transizione digitale: l’importanza della formazione per un’adeguata gestione del cambiamento” presso Opera Immacolata Concezione ed in collaborazione con Uneba Veneto, proponiamo le riflessioni sul tema “Il digitale nella Long Term Care” di Francesco Facci, presidente di Uneba Veneto

Fare rete. Condividere le informazioni. Curare le relazioni. Guardare agli esiti del lavoro di squadra. Radicarsi ancora di più nel territorio, creando nuove connessioni.
Questi devono essere i principi fondamentali del servizio ai più fragili oggi. Queste devono essere le incarnazioni dei valori fondativi di Uneba Veneto.

Il digitale ci può aiutare a realizzarli.
Come metodo, prima ancora che come strumento.

Perché è così che si riesce a garantire le migliori condizioni di vita agli anziani non autosufficienti e alle altre persone fragili assistite negli enti Uneba Veneto.

Il digitale al servizio della relazione di cura: tre esempi

L’armadio farmaceutico, tema di una delle relazioni del convegno, non è soltanto un investimento che il centro di servizi fa per rendere più efficiente la preparazione delle dosi dei farmaci e ridurre la possibilità di un errore umano. E’ invece un investimento per permettere all’infermiere di dedicare alla relazione con la persona assistita più tempo, quello liberato dall’impegno nella preparazione dei blister.

La cartella socio-sanitaria non significa solo usare il tablet al posto della penna nel diario consegne. Serve invece a condividere tutti i dati con l’intero team della persona assistita. La cura è un lavoro di equipe in cui nessuno può fare da solo e tutti sono indispensabili: il software conferma questo principio organizzativo.
La cartella socio-sanitaria serve anche a dare evidenza oggettiva di tutto il lavoro di cura e dell’assistenza che ciascun anziano riceve: diventa uno strumento di trasparenza e rendicontazione verso la Regione, verso l’azienda sanitaria, e verso i famigliari della persona assistita.

Un software che permette di utilizzare la PAI (Professional Assessment Instrument) CCC (Clinical Care Classification), come già fanno alcune strutture in Italia, non solo permette di uniformare la terminologia e la documentazione dell’assistenza infermieristica e ottenere una base dati standardizzata sugli interventi infermieristici e i relativi esiti. Ma anche facilita l’inserimento del personale neo assunto e abilitare l’attribuzione in sicurezza agli operatori di supporto – in particolare la nuova figura dell’assistente infermiere – in alcune delle attività del processo assistenziale grazie alla produzione, a partire dai dati immessi, della diagnosi infermieristica, che fornisce chiare indicazioni operative.

Questa tecnologia rappresenta, cioè, uno strumento per dare risposta alla grande difficoltà di trovare personale per le strutture sociosanitarie. Anche la tecnologia del PAI CCC permette di documentare l’assistenza infermieristica in qualsiasi luogo di cura, dall’ospedale al territorio, e quindi di agevolare la collaborazione tra i diversi attori della presa in carico e facilitare la continuità della presa in carico nei diversi setting.

Non lavorare per compiti, bensì per esiti

La tecnologia può e deve servire a portare l’assistenza ai più fragili a lavorare non per compiti, ma per esiti assistenziali. A operare in base ai bisogni delle persone, non in base alla struttura delle organizzazioni.

In definitiva, la transizione digitale può e deve servire a rimettere o mantenere al centro la persona, che è da sempre il primo imperativo degli enti Uneba.

Assistente infermiere e Oss – Webinar Ecm con Zucchetti Healthcare

“Nuovo profilo dell’assistente infermiere e dell’Oss. Quale impatto sulle organizzazioni sanitarie e socio-sanitarie?” è il webinar ECM in programma per mercoledì 19 marzo dalle 9 alle 12 online.

Lo organizza Zucchetti Healthcare.

Tra i relatori il presidente di Uneba Veneto Francesco Facci con l’intervento “Opportunità e vincoli delle nuove figure professionali”

Il webinar vuole essere momento di analisi e riflessione, che partendo dalla normativa, interpreti e ipotizzi modelli evolutivi dell’assistenza che prevedano l’integrazione fra infermiere, assistente infermiere e Oss.

Uneba Veneto da anni sostiene la necessità di un evoluzione delle figure professionali di assistenza, e al tema ha dedicato anche i suoi convegni 2022 e 2023.

Webinar Ecm assistente infermiere e Oss – Programma e modalità di iscrizione

Transizione digitale nella long term care – Convegno con Uneba Veneto

“Transizione digitale: l’importanza della formazione per un’adeguata gestione del cambiamento” è il titolo del seminario in programma venerdì 28 marzo presso l’associato Uneba Veneto Fondazione Opera Immacolata Concezione a Padova.

Organizzano Umana e Sda Bocconi in collaborazione con Uneba Veneto, Oic, Uripa e Umana Forma.

Tra i temi del seminario:

  • Presentazione a cura di Cergas Sda Bocconi dei risultati della ricerca sulla digitalizzazione nel settore della long term care
  • “Sinergia tra ULSS2 e Centri di servizi per anziani: integrazione territoriale tra presente e futuro”, con  Roberto Rigoli, Direttore della funzione territoriale Ulss2
  • Presentazione dell’esperienza di transizione digitale di Opera Immacolata Concezione, a cura dello sponsor Uneba Zucchetti Health Care
  • “Gli indirizzi della Regione sul tema della transizione digitale”, con Pierangelo Spano, Direttore Regione Veneto servizi sociosanitari

“Transizione digitale: l’importanza della formazione per un’adeguata gestione del cambiamento” – Programma

Iscrizione

Decreto Cacer – Comunità energetiche rinnovabili, un’opportunità per gli enti Uneba

Risparmio sui costi dell’energia, produzione di energia rinnovabile, sostegno al welfare: queste le prospettive del progetto “Le CACER per un sistema di cooperazione energetica fra Terzo Settore, Imprese e Enti locali in Veneto” promosso da Unioncamere Veneto insieme con AsVeSS – Associazione Veneta per lo Sviluppo Sostenibile e con la collaborazione di Community-CER.
Uneba Veneto promuove tra i suoi associati questo progetto, nato a seguito delle novità portate dal decreto sulle Configurazioni di autoconsumo per la condivisione dell’energia rinnovabile (decreto del Ministero dell’ambiente 414 del 7.12.2023)
Gli enti Uneba Veneto interessati a partecipare agli incontri di presentazione del progetto nelle varie province del Veneto possono contattare la segreteria Uneba Veneto a info.veneto@uneba.org

 

“Il Progetto ‘Le CACER per un sistema di cooperazione energetica fra Terzo Settore, Imprese e Enti locali in Veneto’ intende favorire una maggiore conoscenza e consapevolezza sulle opportunità della transizione energetica da parte di imprese, enti del Terzo Settore ed enti locali – spiegano a www.uneba.org Matteo Mascia e Federico Zanon di AsVeSS-. L’obiettivo è di promuovere la cooperazione tra questi diversi attori locali per produrre e consumare energia rinnovabile nel territorio per sostenere servizi essenziali di welfare, in ambito sociosanitario, sportivo e culturale”.

Quali sono le nuove prospettive per gli enti del Terzo Settore con il decreto CACER?
“Il decreto CACER apre nuove opportunità per gli Enti del Terzo Settore che si riconoscono nei valori e negli obiettivi alla base del modello delle Comunità Energetiche Rinnovabili (CER), come l’inclusione sociale, lo sviluppo locale e una transizione energetica equa.
Questi enti possono contribuire al welfare territoriale sfruttando gli incentivi destinati ai sistemi di produzione di energia rinnovabile, sostenibili sia da un punto di vista tecnologico sia a livello di impatto sociale, aiutando a contrastare la povertà energetica e sostenere le fasce più deboli della società”.

Il progetto riguarda solo gli enti del Terzo Settore che sono anche produttori di energia (es. perche’ hanno i pannelli fotovoltaici…) o anche quelli che sono solo consumatori?
“Il progetto coinvolge sia gli enti che producono energia sia quelli che si limitano a consumarla. Ma non solo, possono aderire alla CER anche enti che non sono inseriti né come produttori né come consumatori diretti, ma che possono comunque beneficiare delle attività di welfare territoriale finanziate con gli introiti della comunità energetica”.

Qual è il beneficio economico per gli enti del Terzo Settore? È possibile stimare il possibile risparmio sui costi dell’energia?
“Il risparmio sui costi energetici può essere stimato solo conoscendo i profili di consumo della singola struttura e, in caso di CER, le modalità di distribuzione degli introiti concordate e stabilite dallo statuto. In generale, maggiore è la coincidenza tra i consumi dell’ente e la produzione fotovoltaica nelle ore di sole, maggiore sarà il risparmio economico.
Un ente produttore di energia potrà in primo luogo beneficiare direttamente dell’autoconsumo, mentre un ente consumatore riceverà una quota di incentivo proporzionale al proprio contributo all’energia condivisa, riducendo così i costi complessivi energetici.
Nel caso di autoconsumo a distanza (una delle tre configurazioni CACER), il beneficio economico può essere stimato semplicemente conoscendo il profilo di consumo di energia elettrica, essendo l’unica variabile che influisce sulla determinazione della tariffa premio.
Va inoltre considerato che il contributo CACER in conto capitale, finanziato con fondi PNRR, al momento rivolti ai comuni con meno di 5 mila abitanti, riduce i tempi di ritorno dell’investimento per la realizzazione di impianti fotovoltaici, permettendo comunque l’autoconsumo diretto dell’energia autoprodotta, indipendentemente dai vantaggi aggiuntivi offerti dalla CACER.
Infine, gli Enti del Terzo Settore godono di un trattamento favorevole, poiché possono beneficiare interamente degli incentivi derivanti dal proprio autoconsumo virtuale e non sono soggetti al limite del 55% sulla tariffa premio come invece accade per le imprese”.

Quali sono le principali attività del progetto e come possono partecipare gli enti Uneba?
“Le attività si articolano, in una prima fase, con la realizzazione di incontri informativi, formativi e di progettazione partecipata, per promuovere una maggiore conoscenza delle opportunità della transizione energetica e far emergere esperienze e buone pratiche già in essere a livello territoriale e, in una seconda fase, con un’azione di coinvolgimento e assistenza territoriale ai soggetti che aderiscono al progetto a supporto del loro percorso di transizione energetica. È prevista poi l’elaborazione di materiali e strumenti per lo sviluppo di sistemi di energia rinnovabile a sostegno del welfare territoriale che saranno messi a disposizione di tutte le realtà interessate”.

Retta Alzheimer, novità in arrivo in Veneto?

Incontro Uneba Veneto per gli enti associati a Mestre: la nuova Svama approvata dalla Regione apre possibili prospettive di cambiamento

Le possibili scelte della Regione Veneto sul tema della compartecipazione alla retta da parte del malato o dei suoi famigliari in caso di accoglienza in Rsa di una persona malata di Alzheimer o altre demenze sono state al centro della tappa degli appuntamenti territoriali Uneba Veneto dedicata agli enti associati delle province di Venezia e Padova. L’incontro si è svolto martedì 25 febbraio grazie all’ospitalità dell’associato Uneba Veneto Opera Santa Maria della Carità nel suo centro servizi Nazareth.

Il presidente Uneba Veneto Francesco Facci si è soffermato sulle modifiche alla Scheda per la valutazione multidimensionale delle persone adulte e anziane (Svama) approvate con la delibera della giunta regionale 96 del 4 febbraio 2025 che prevede a pag 17-18 l’indicazione dei setting assistenziali possibili per la persona valutata, definendo nel dettaglio le prestazioni necessarie in ciascuno di essi.

Uneba Veneto segue con attenzione la vicenda, che potrebbe, e lo si auspica, portare chiarezza sulla titolarità delle rette dovute alle Rsa – paga una parte l’assistito, o paga per intero il Servizio Sanitario Nazionale

Proprio la garanzia della chiarezza attraverso un intervento del legislatore sul tema della retta Alzheimer è una richiesta che Uneba nazionale porta avanti da tempo e che le federazioni regionali Uneba hanno rilanciato.

Tra i temi del partecipato incontro al centro Nazareth anche il rinnovato contratto nazionale Uneba con la contrattazione regionale e la piattaforma di e-learning di Uneba Veneto, in continua crescita.

Contratto Uneba – Uneba Veneto per i consulenti del lavoro

Incontro di formazione a Treviso con Facci e Attanasio

“Ccnl Uneba servizi assistenziali e Ccrl Uneba Veneto – applicazioni – rinnovi – approfondimenti” è il titolo dell’incontro di formazione in programma per mercoledì 26 febbraio dalle 15.30 alle 18 all’hotel Maggior Consiglio di Treviso.

Lo organizza l’Unione Provinciale Consulenti del Lavoro di Treviso: è un evento formativo aperto a consulenti del lavoro, praticanti e collaboratori di studio,

Relatori sono Francesco Facci, presidente di Uneba Veneto e l’avvocato Matteo Attanasio, giuslavorista, collaboratore di Uneba Veneto in particolare per il contratto regionale Uneba Veneto.

Iscrizioni entro il 19 febbraio, per informazioni treviso@anclsu.com

Nuovo contratto Uneba, corso per associati Uneba Veneto

Dal 14 marzo, 6 incontri da 4 ore a Padova. Iscrizioni entro il 28 febbrario

Uneba Veneto organizza un corso sul nuovo contratto collettivo di lavoro nazionale Uneba, firmato il 20 gennaio 2025.
Il corso si svolgerà a Padova presso l’associato Uneba Veneto Fondazione Opera Immacolata Concezione, Civitas Vitae Angelo Ferro, via Toblino 53. L’orario degli incontri sarà dalle 14 alle 18.
Il corso è riservato ai dipendenti di enti associati Uneba Veneto e ai consulenti del lavoro che collaborano con enti Uneba Veneto.
Iscrizioni entro il 28 febbraio 2025.

Programma:

  • venerdì 14 marzo “Il diritto sindacale all’interno del contratto Uneba”

  • venerdì 21 marzo “Instaurazione del rapporto di lavoro”

  • venerdì 04 aprile “Inquadramento del personale, mansioni e retribuzione”

  • giovedì 17 aprile, “Orario di lavoro e potere datoriale di organizzazione e controllo delle attività”

  • mercoledì 23 aprile “Procedimenti disciplinari e sanzioni”

  • mercoledì 30 aprile “Sicurezza sul lavoro e istituti speciali”

Costi per i dipendenti di enti Uneba Veneto:

  • 100 euro per una lezione, con acquisto minimo di due lezioni

  • 450 euro per tutto il corso

  • 300 euro per tutto il corso per il secondo, terzo, e successivi partecipanti all’intero corso iscritti dello stesso ente.

Costi per i consulenti del lavoro che collaborano con enti Uneba Veneto:

  • 150 euro per una lezione, con acquisto minimo di due lezioni

  • 500 euro per tutto il corso

Docenti del corso:
avv. Matteo Attanasio giuslavorista
dott.ssa Giovanna Zampieri
con la partecipazione di Francesco Facci, presidente Uneba Veneto

Materiali:
Corso contratto Uneba – presentazione
Corso contratto Uneba – modulo di iscrizione