Mancano infermieri in rsa: Uneba e Regione Veneto a confronto sull’emergenza

L’intervento dell’assessore Manuela Lanzarin al convegno del non profit che si dedica ad anziani e persone fragili

Uneba Veneto, Facci confermato presidente regionale, Elio vice. I presidenti provinciali: Bortoluz. Toso, Cimetta, Scalabrin, Elio, Dal Grande

MESTRE – I problemi di carenza di personale per il settore sociosanitario -le Rsa. anzitutto- non dureranno solo per i prossimi mesi, ma per anni.

Una soluzione – un complesso di soluzioni- si trova solo lavorando insieme.

E’ il messaggio emerso dal congresso di Uneba Veneto, la voce del non profit sociosanitario in Veneto, con quasi 100 enti associati, in netta crescita negli ultimi anni: dai centri di servizio per anziani fino alle strutture per persone con disabilità o minori fragili. Il congresso si è svolto venerdì 24 settembre in Casa Cardinal Urbani a Zelarino – Mestre, ospiti di Opera Santa Maria della Carità.

“Bisogna intervenire subito: i nostri enti vivono una situazione drammatica”, ha detto, accorato, Francesco Facci, presidente Uneba Veneto.
“La carenza di personale sta mettendo a rischio non solo la tenuta delle nostre strutture, ma di tutto il sistema sociosanitario in Veneto”, ha aggiunto Patrizia Scalabrin di Opera Santa Maria della Carità.

“La carenza del personale è la mia principale preoccupazione” ha confermato l’assessore a sanità e politiche sociali della Regione Veneto Manuela Lanzarin, ospite al Congresso Uneba Veneto. “Ogni anno formiamo 1200 infermieri nelle Università quest’anno siamo saliti a 1450, ma il nostro fabbisogno è 3000”. E oltretutto le misure previste dal Pnrr portano con sé un ulteriore netto aumento della domanda di infermieri.
“Va fatta – ha aggiunto Lanzarin. una riflessione a livello nazionale. Dobbiamo fare una inversione netta e mettere in discussione modelli organizzativi. E forse pensare di formare persone dedicate a settori specifici per evitare il travaso di personale tra settore ospedaliero e settore territoriale”.
“Sull’operatore sociosanitario specializzato intendiamo andare avanti”, aggiunge Lanzarin, in attesa della sentenza di merito del Consiglio di Stato sul tema.

“Impossibile pensare a evoluzione del sistema senza una evoluzione delle competenze del personale”, ha notato Luigi Pais dei Mori, componente del comitato centrale della Fnopi (gli ordini degli infermieri), durante il confronto con Facci e Lanzarin.

Uneba Veneto ha interrogato Lanzarin sulla mancata presenza dei rappresentanti degli enti gestori nel “Tavolo di lavoro per l’inserimento di personale infermieristico nei Centri di Servizi per anziani non autosufficienti” previsto dal decreto 85 del 30 agosto 2021. “E’ solo per una prima fase, per avere prima una visione regionale e capire le possibili soluzioni. Successivamente ci sarà un momento di confronto con voi enti gestori”.

In occasione del Congresso, Uneba Veneto ha rinnovato le sue cariche per il triennio 2021-2024.

Confermato come presidente regionale Francesco Facci, 61 anni, di San Donà di Piave (Ve), direttore di Fondazione Santa Tecla di Este (Pd). Vicepresidente Elisabetta Elio, direttore della Pia Opera Ciccarelli di San Giovanni Lupatoto (Verona).

I nuovi presidenti provinciali sono: Roberta Bortoluz per Uneba Belluno, Fabio Toso per Uneba Padova, Gino Cimetta per Uneba Treviso, Patrizia Scalabrin per Uneba Venezia-Rovigo, Elisabetta Elio per Uneba Verona, Giancarlo Dal Grande per Uneba Vicenza.

In consiglio regionale assieme a presidenti regionale e provinciali, entrano anche Diego Brida e Cinzia Pierobon per Uneba Belluno, Marco Sossai per Uneba Treviso, Gianangelo Favaretto e Ilenia Favaro per Uneba Venezia-Rovigo, Andrea Pizzoccaro e Paolo Rossi per Uneba Verona, Maria Luisa Soldà per Uneba Vicenza. Con loro, per cooptazione anche Bruno Bulf, Carlo Donadel, Davide Fasoli e Daniela Perenzin.

Confermati come revisori dei conti Enrica Favaro (presidente del collegio dei revisori dei conti), Tomas Chiaramonte e Stefano Rizzo.

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