Esecuzione test di biologia molecolare per SARS-CoV-2 con finalità di screening nel personale sanitario di rientro dall’estero
Direzione prevenzione, sicurezza alimentare, veterinaria Regione del Veneto:
“Alla luce dell’attuale scenario epidemiologico si ritiene di fornire ulteriori indicazioni finalizzate alla prevenzione della diffusione di SARS-CoV-2 in specifici contesti socio-sanitari.
L’operatore sanitario che rientra dall’estero o che vi ha soggiornato nei 14 giorni precedenti e che opera presso strutture ospedaliere, extraospedaliere (Hospice, URT, Ospedali di Comunità) e nelle strutture residenziali per anziani e per il quale, ai sensi del DPCM dell’11 giugno 2020 e successive integrazioni o modifiche, non è previsto l’obbligo di quarantena, prima di riprendere servizio, al tempo zero, dovrà essere sottoposto a saggio diagnostico di biologia molecolare; se negativo l’operatore sanitario potrà rientrare al lavoro con l’utilizzo dei DPI raccomandati ed in automonitoraggio, effettuando un secondo tampone dopo 5-7 giorni. Per quanto riguarda il primo tampone eseguito al tempo zero, si chiede di segnalare al laboratorio di riferimento la priorità, legata alla necessità di poter disporre del personale nell’ambito del servizio sanitario di appartenenza e garantire la continuità del servizio.
Restano comunque valide tutte le disposizioni stabilite per coloro che provengono da Paesi per i quali è previsto il periodo di quarantena ai sensi del citato DPCM e successive integrazioni o modifiche.