Zelarino. A Casa di Anna il progetto “Adotta una vigna” per l’inclusione sociale di persone con disabilità o con problemi giudiziari

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Il Gazzettino, 14 marzo 2024

VOLONTARIATO MESTRE È partito alla Casa di Anna, fattoria sociale di Zelarino, “Adotta una vigna”, nuovo progetto creato dal patron Piero Pellegrini insieme all’Associazione italiana sommelier (AIS). Il progetto prevede di impiantare un vigneto di uva muscaris in cui lavoreranno soggetti fragili. I soci aderenti potranno adottare la propria vite e monitorarne lo sviluppo attraverso nuove tecnologie fino a degustare il vino.
MISSION SOCIALE Casa di Anna in questi otto anni di attività si è resa unica per la sua vocazione green per la ristorazione con prodotti selezionati e menu adatti anche ai vegani e vini d’eccellenza, per il suo carattere d’accoglienza aperta a mille attività, e con una mission sociale. Lo ricorda Pellegrini: «Tutto alla Casa di Anna, anche questo progetto, è votato a un’economia green, anche crescere una vigna e vinificare con l’idea di rendere il progetto auto-sostenibile. Alla fattoria offriamo da sempre possibilità di lavoro a persone in difficoltà». E “Adotta una vite” nasce proprio per sostenere l’inclusione sociale di persone con disabilità o con problemi giudiziari. L’assessore alla Coesione sociale Simone Venturini che qui è di casa, parla delle evoluzioni di questa fattoria, sempre più accogliente, con «un progetto che arricchisce ulteriormente la comunità della Casa di Anna e della famiglia Pellegrini: si apre alle vigne dopo frutta, ortaggi, erbe medicinali. Un’iniziativa pioneristica nel suo genere». Per Giampaolo Breda presidente di Ais, associazione con 4000 mila soci in Veneto e 46 mila in tutta Italia: «Non solo formazione, in questo caso sul campo, entrando in contatto con tutte le fasi di crescita della vite fino alla vinificazione, ma pure un forte proposito sociale».
IL PROGETTO Luca Conte, agronomo docente all’Università di Padova, descrive gli aspetti tecnici del terreno e le metodologie dell’agro-ecologia adottata, mentre Angelo Pizzolato agrotecnico di extendaVitis illustra le doti dei vitigni Piwi (vitigni resistenti a funghi e agli stress ambientali ottenuti attraverso una serie di incroci) e del Muscaris, anch’esso Piwi, per una varietà a bacca bianca resistente nello specifico ai funghi e malattie classiche della vite quali peronospora e oidio, brevettata all’istituto Weinbauinstitut di Friburgo e adatto al suolo medio argilloso) che crescerà alla Casa di Anna. Nicola Vicino di Cet Agritech illustra il sistema avveniristico con cui questa vigna sarà monitorata. Daniele Piccinin, a capo dell’azienda vinicola Le Carline, presidente del biodistretto BioVenezia e di Piwi Veneto, che vinificherà le uve di questo vigneto: «Il Veneto conta per il 50% della produzione Piwi italiana, ben sessanta aziende per un mercato in crescita, sia grazie ai vini d’eccellenza sia per il basso impatto ambientale». Alla presentazione del progetto è seguita la piantumazione rituale delle barbatelle di Muscaris da cui nei prossimi anni sarà prodotto il vino biologico che potrà essere gustato dai soci dell’Ais e dagli avventori della Casa di Anna.

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