Santa Giustina. La casa di riposo di Meano ricava alloggi per il personale in un’ala della struttura

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Il Gazzettino, 3 marzo 2023

ASSISTENZA ANZIANI SANTA GIUSTINA La casa di riposo di Meano, come quasi tutte le strutture sanitarie, ha dovuto far fronte alle difficoltà legate al reperimento del personale Oss (Operatore socio sanitario). Per fronteggiare tale emergenza, il Consiglio di amministrazione della Fondazione che gestisce la struttura ha deciso di ricavare in un’ala non utilizzata della struttura alcuni alloggi da destinare proprio al personale. Attualmente tali alloggi sono occupati da alcuni Oss provenienti dalla Sicilia.
LA SITUAZIONE La casa di riposo di Meano ha 101 posti letto, con un’occupazione che oggi si ferma a 85, numero che permette di gestire gli ospiti con una qualità elevata. «Come tutte le strutture, anche noi abbiamo dovuto affrontare la pandemia spiega il presidente Alessandro Raveane -. La direzione ha avuto la prontezza di chiudere subito e questo ci ha permesso di salvaguardare gli utenti. Inoltre siamo riusciti fin da subito ad avere i presidi medici. Il Covid è poi arrivato nella seconda ondata; abbiamo cercato di gestirlo al meglio».
LA CONTRATTAZIONE In queste settimane si è chiusa la contrattazione con i dipendenti. «La situazione è complessa in quanto abbiamo una parte di dipendenti che hanno un contratto enti locali e una parte invece che ha il contratto Uneba spiega la direttrice Manola Monaja -. Stiamo cercando di far si che i due contratti siano il più vicino possibile. Con questa contrattazione il CdA ha deliberato un aumento di 1.500 euro all’anno per chi ha i contratti Uneva mentre si è lavorato sulla progressione orizzontale per chi ha l’altra tipologia di contratto. Abbiamo poi previsto diverse maggiorazioni, come quella legata al cambio turno o ai rientri».
IL CONSIGLIO Il CdA, composto da Cristina Balest, Renzo Gazzi, Franco Gris, Renzo Trinca, Francesco Rossa, Alessandro Raveane (presidente) e don Luigi Calvi (vicepresidente), ha poi sfruttato i bonus concessi dal governo, come quello del carburante, e ha deciso di erogare personalmente dei buoni spesa. La struttura di Meano conta un organico di 80 persone tra Oss, infermieri, educatori, fisioterapisti e quant’altro. «La criticità che riscontriamo sottolinea la direttrice è relativa agli operatori socio-sanitari (Oss). uneAttualmente siamo negli standard regionali, ma per dare il servizio che vogliamo noi ne servirebbero altri tre. Teniamo poi conto che nei prossimi due anni avremo anche diversi pensionamenti».
AVVISO “AI PIANI ALTI” Per fronteggiare questa situazione di criticità la struttura ha deciso di destinare uno spazio da destinare ad alloggi per Oss che decidono di lavorare lì e che provengono da altre zone. Attualmente sono presenti alcuni operatori della Sicilia. Chiaro però che l’appello è ai “piani alti” affinchè risolvano tale situazione. Tra le idee la reintroduzione dell’abilitazione alla fine dei cinque anni di scuola superiore per Oss o l’abbattimento dei costi per coloro che vogliono seguire il corso (il costo è di 1.800 euro, non proprio alla portata dei giovani).
DIFFICOLTA’ ENERGETICHE Nel 2014 sono stati fatti importanti lavori di adeguamento sismico del blocco più datato, oltre all’installazione di pannelli fotovoltaici e dell’impianto solare. «Questa scelta è stata determinante per affrontare la crisi energetica dello scorso anno» chiosa il presidente. Le bollette infatti hanno registrato un +110mila euro. Una cifra importante per una struttura che si sostenta solamente con l’entrata delle rette. E proprio per questo «lo scorso anno abbiamo dovuto adeguare le rette di 3,5 euro al giorno. Un aumento che le famiglie hanno accolto senza polemica in quanto ne hanno compreso il senso» sottolinea il presidente. Struttura che punta sempre a garantire il miglior servizio possibile, compreso quello di mensa e lavanderia che viene gestito internamente. La volontà sarebbe quella di aumentare i servizi offerti, con l’acquisizione di alcuni stabili limitrofi alla struttura. Ma questo dipenderà dalle risorse a disposizione e averne, per una Fondazione che non riceve nessun tipo di contributo, non è semplice.

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