San Donà. Il sindaco Cereser: Ospedale di comunità da 14 posti letto nella casa di riposo Monumento ai Caduti

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Il Gazzettino, 29 settembre 2020

SAN DONÀ «Tutto pronto per l’ospedale di comunità nella casa di riposo Monumento ai caduti». Ad annunciarlo è il sindaco Andrea Cereser che indica una delle funzioni che svolgerà la struttura di via San Francesco. La nuova sede in costruzione in via Calnova, infatti, sarà adibita alla principale funzione assistenziale e alle cure più intense, mentre la vecchia casa di riposo in centro città ospiterà nuovi servizi tra cui l’ospedale di comunità (14 posti letto), una sorta di ospedale intermedio aperto a persone di tutte le età che hanno bisogno di un’assistenza più intensa di quella domiciliare per alcuni giorni ma non di un ricovero ospedaliero. Nel progetto iniziale anche questa funzione doveva essere ospitata all’interno della struttura in costruzione in via Calnova, per cui l’ipab Monumento ai caduti aveva stanziato 250mila euro. Poi però si è deciso di mantenere questo servizio nella sede in via San Francesco. Per questo motivo il Comune intende restituire all’ipab la somma già stanziata.
ADEGUAMENTO Si tratta, infatti, di uno dei punti della variazione di bilancio presentata dall’assessore Daniele Terzariol nel consiglio comunale di stasera, martedì 29 settembre, dalle 19.30. Il costo dell’adeguamento della struttura è, appunto, di 250mila euro, in base ad un progetto dell’architetto Antonio Susani di Padova. «I lavori sono alle battute finali, si prevede finiranno in ottobre, ma con tutta probabilità non ci sarà una cerimonia di inaugurazione, per rispettare le prescrizioni riguardanti l’emergenza sanitaria – continua il sindaco – Si è provveduto all’adeguamento di un reparto dove saranno ricoverati i pazienti dismessi dall’ospedale ma che non possono tornare subito a casa, per cui si prevede una permanenza di 15 o 20 giorni e potranno avvalersi della presenza di medici che controlleranno le cure e lo stato di salute. La prossima fase consiste l’accreditamento, ossia l’autorizzazione da parte della Regione, la cui richiesta compete ad Isvo, l’Impresa socio-sanitaria del Veneto orientale a cui è affidata la gestione del sevizio». L’ospedale di comunità, infatti, svolgerà un ruolo essenziale nel futuro della sanità. «Il costo giornaliero di questi ricoveri è circa metà rispetto a quello ordinario in ospedale spiega Giorgio Maschietto, presidente dell’ipab – il punto di forza della sede di via San Francesco è trovarsi in centro e accessibile con facilità. Lo stesso aspetto vantaggioso che riguarda altri servizi che l’ipab già eroga, tra cui il centro diurno che presuppone assistenza senza il ricovero nella struttura». Altro servizio a cui si sta lavorando alla Monumento ai caduti è la riapertura del centro anziani Colora il tuo tempo di viale Libertà.

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