Padova. Imu, stop al pagamento per gli anziani che vivono nelle Rsa

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Il Gazzettino, 22 giugno 2020

LA DECISIONE PADOVA Arriva in consiglio comunale il nuovo regolamento sull’Imu. Tra le novità inserite nel dispositivo, c’è lo stop al pagamento del tributo per tutti gli anziani possessori di prima casa che vivono nelle Rsa. A dover pagare l’Imu, però, dovranno essere i pensionati residenti all’estero (iscritti all’Aire) che in città posseggono un immobile.Sono queste le principali novità introdotte dal nuovo regolamento che oggi l’assessore ai Tributi Antonio Bressa provvederà a far approvare in aula. «Il nuovo dispositivo ha spiegato va ad adeguarsi alla normativa vigente. Per esempio, da quest’anno Imu e Tasi sono state accorpate. Molte altre norme le avevamo già adottate precedentemente».«Nel regolamento, per esempio ha aggiunto l’esponente del Partito democratico abbiamo inserito la norma che esonera dal pagamento del tributo tutti gli anziani che abbandonano la loro casa e prendono la residenza all’interno di una casa di riposo. Precedentemente, invece, alcune categorie specifiche non erano esonerate dal pagamento». Dovranno, invece, mettere mano al portafogli tutti i pensionati residenti all’estero iscritti all’Aire (l’Anagrafe degli italiani residenti all’estero) che in città posseggono quella che, prima di espatriare, era la loro residenza principale. Le modifiche che verranno varate in consiglio saranno retroattive e quindi valide anche per tutto il 2020. «La cosa importante ha concluso Bressa è che quest’anno le aliquote sono rimaste invariate rispetto all’anno scorso».Aliquote che variano a seconda della tipologia di abitazione. Martedì scorso, intanto, è scaduta la prima rata del tributo. A pagare l’Imu (che non include le prime case) sono i proprietari di immobili, inclusi i terreni e le aree fabbricabili, con qualsiasi destinazione d’uso. Complessivamente per le casse comunali, ogni anno l’Imu vale circa 80, 8 milioni di euro. Di questi, circa 18 milioni di euro, però, vengono trattenuti dall’Agenzia delle entrate. Questo significa che nei prossimi giorni, in via del tutto teorica, nella casse di palazzo Moroni dovrebbero arrivare circa 60 milioni di euro.Di questi circa 9 milioni dovranno essere girati a Roma. Contrariamente ad altre amministrazioni, Padova ha deciso di non rinviare il pagamento della prima rata. Nonostante questo, la giunta Giordani ha voluto adottare la linea morbida nei confronti di chi, a causa della crisi, sarà costretto a onorare il dovuto in ritardo. Non solo. Gli alberghi saranno esentati dal pagamento: non dovranno mettere mano al portafogli.

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