Mestre. Una cinquantina di familiari incontrano il cda dell’Ipav: tra le ragioni l’aumento delle rette e alcuni disservizi

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Il Gazzettino, 2 marzo 2024

IL CONFRONTO MESTRE Tra le ragioni dell’incontro chiesto dai familiari delle residenze per anziani dell’Ipav, non c’era solo l’aumento delle rette. Ma anche diversi disservizi che hanno raccontato ieri in pubblico, di fronte a tutto il consiglio di amministrazione dell’ente, al Centro servizi Contarini della Gazzera. Erano una cinquantina e in loro rappresentanza ha preso la parola Tommaso Todesca del Codacons, cui si sono rivolti con una lettera affinché le loro proteste fossero ascoltate. Si tratta dell’aumento di dieci euro al giorno per gli ospiti in regime privato e due euro per quelli in convenzione con la Regione. «Sono aumenti spaventosi ha esordito Todesca – piombati senza preavviso. Chiediamo una moratoria degli aumenti in attesa che si sblocchino le impegnative in Regione, le famiglie vogliono continuare a pagare le tariffe precedenti».
DIALOGO DIFFICILE La parola è passata poi a Luigi Polesel, presidente di Ipav, che d’accordo con il Cda aveva preparato una serie di slides intitolando l’incontro “Saper ascoltare per migliorare”, con la premessa che voleva fosse un’occasione di dialogo. Ma quando una componente del Cda ha iniziato a parlare della relazione di collaborazione con le famiglie di ogni singola residenza (Contarini, Antica Scuola dei Battuti, Centro Servizi San Lorenzo e Zitelle), alcuni familiari sono intervenuti affermando c’erano stati solo alcuni incontri richiesti su loro insistenza. Da quel momento hanno iniziato ad alzarsi più mani e a turno ogni familiare ha voluto parlare di un disservizio, cui si era trovato protagonista il proprio genitore ospite della struttura. Alcune donne che hanno i genitori al Centro Contarini hanno raccontato che durante il weekend gli anziani sono lasciati soli, mancando l’animazione e il sostegno alle attività ludiche. Un’altra ha detto che «il servizio di fisioterapia è inesistente», ma è la presenza insufficiente di operatori socio-sanitari ad essere stata evidenziata da numerosi familiari. «I nostri anziani devono chiedere sempre per mangiare e l’assistenza nelle operazioni di igiene personale ha detto una donna». Alcuni hanno chiesto il rispetto dell’orario e la qualità dei pasti, cure preventive e complementari, di garantire i farmaci e le cure nelle 24 ore. Ma c’è anche un uomo che ha raccontato di aver segnalato buche, prese con fili scoperti, tavole e scale insicure. «Qualche criticità l’avevamo colta ha dichiarato Polesel e dopo l’avvio con il nuovo direttore di Ipav, stiamo mettendo in atto una riorganizzazione. Incontrerò i familiari di ciascuna struttura, abbiamo già previsto in settimana tutti gli incontri. Dalle impegnative di residenzialità dipendono le nostre risorse e noi abbiamo posti letto scoperti, che sono la causa degli aumenti. Entro lunedì faremo una verifica contabile per la sospensione degli aumenti».

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