Il presidente del consiglio regionale Ciambetti: Tra gli obiettivi del 2025 la riforma delle Ipab
Il Giornale di Vicenza, 19 dicembre 2024
«Non ci sarà alcun semestre bianco. L’attività del Consiglio regionale prevede nuove e importanti leggi da discutere e da approvare e proseguirà fino all’ultimo. Ma quando sarà la fine della legislatura?». Se lo chiede anche il presidente dell’assemblea di palazzo Ferro Fini, Roberto Ciambetti. La data delle elezioni slitterà da ottobre 2025 a primavera 2026? «Finché non vedo, non credo», ha commentato. E, intanto, la parola d’ordine è «avanti tutta». Dopo il bilancio approderanno il progetto di legge atteso dal mondo industriale per rendere il Veneto più attrattivo per gli investimenti. In tema di urbanistica, poi, “Veneto territorio sostenibile”. Ma anche la riforma delle Ipab. Guardando all’attività di quest’anno, durante il tradizionale discorso di fine anno, Ciambetti ha snocciolato i numeri dell’assemblea: 38 sedute, 113 atti approvati tra progetti di legge mozioni e ordini del giorni, 40 riunioni di prima Commissione, 42 in seconda, 29 in terza, 24 in quarta, 34 in quinta e 32 in sesta. Oltre 1.700 studenti accolti con 191 docenti. Sono state 170 le conferenze stampa e 2.933 i comunicati stampa. Proprio sulla stampa Ciambetti ha denunciato le difficoltà del settore: «Tra pressioni, precarietà lavorativa e un mercato mediatico sempre più ristretto i giornalisti affrontano un terreno scivoloso. Ma restano l’unico argine contro la fake news, l’appiattimento dell’informazione a favore di quella di qualità». All’incontro era presente anche il presidente dell’Ordine dei giornalisti, Giuliano Gargano, che ha annunciato il nuovo Codice etico con la riforma delle regole che riguardano il linguaggio appropriato su temi di genere e non solo, e poi ha ricordato la partecipazione attiva alla Fondazione Giulia Cecchettin. Diego Neri, giornalista de Il Giornale di Vicenza, del direttivo del Sindacato dei giornalisti, ha evidenziato le difficoltà di chi lavora come precario e l’impegno della Regione che ha avviato un tavolo proprio su questo tema «a cui hanno partecipato, purtroppo, pochi editori – ha sottolineato -. L’auspicio è che arrivino adeguate risorse per i pre-pensionamenti e assunzioni di giovani. Servono riforme per tutelare l’informazione di qualità. Per garantire a tutti il diritto ad essere informati in modo tempestivo, corretto e preciso».
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