Il direttore dell’Uoc Infanzia adolescenza famiglia e consultori familiari dei distretti di Pieve di Soligo e Treviso Michieletto: Ad oggi sono un centinaio i bambini in affido

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L’Azione, 25 giugno 2023

Per conoscere la realtà attuale dell’affido in provincia di Treviso ci siamo rivolti al dottor Nicola Michieletto, direttore dell’Uoc Infanzia adolescenza famiglia e consultori familiari dei distretti di Pieve di Soligo e Treviso e coordinatore Iafc dell’Ulss 2.
Dottor Michieletto, quanti sono i bambini oggi in affido e com’è il trend?
«A maggio 2023 nell’Ulss 2 sono un centinaio di cui una trentina nel distretto Pieve: negli ultimi due anni non si registrano variazioni significative, solo un leggero aumento».
Ad oggi, di che età sono per lo più? Di dove sono?
«Nei distretti di Treviso e Pieve prevale la fascia 6/10 anni, ad Asolo la 11/17. A Treviso ce ne sono sia provenienti dalla cintura urbana che extraurbana. Per AP solo e Pieve di Soligo la provenienza è distribuita in maniera piuttosto omogenea nel territorio di riferimento, con alcune zone in cui vengono intercettate più situazioni di fragilità familiare».
Parliamo delle coppie più disponibili ad accogliere in affido. Sono sposate? Con figli? Vivono in città più grandi o in paesi? Il livello culturale ed economico?
«In prevalenza sono coppie sposate con figli; ma c’è un aumento di disponibilità di coppie senza figli. La provenienza è mista, non si registra una prevalenza dalla città. Ci sono paesi in cui la disponibilità e sensibilità nei confronti dell’affido è più presente grazie alle esperienze positive e al passaparola di altre famiglie: è iniziata un’azione di sensibilizzazione e promozione all’affido che ha privilegiato i territori più carenti dei tre distretti e che sarà trasversale a tutto il territorio dell’Ulss2. Il livello culturale delle famiglie è medio e alto, sul piano economico per lo più un livello medio».
È più difficile che in passato trovare famiglie/coppie disponibili all’affido?
«No: ogni anno i centri per l’affido organizzano mediamente due corsi in ogni distretto. Dai questionari di gradimento dei corsi si evince un positivo riscontro delle famiglie in merito alla partecipazione ai corsi e all’organizzazione degli stessi. A seguito del percorso di informazione e sensibilizzazione la maggior parte delle coppie decide di proseguire con la fase di conoscenza/valutazione, rendendosi disponibili all’affido; sono poi i professionisti delle equipe che a seguito della valutazione le inseriscono o meno in banca risorse».
Di quante coppie ci sarebbe bisogno? E in quale modalità: diurna o residenziale?
«Per fare abbinamenti il più possibile rispondenti ai bisogni dei minori, ci sarebbe necessità di avere un numero certamente maggiore di famiglie con caratteristiche di solidità che consentano poi di affrontare, sostenuti ed affiancati dai servizi, la complessità dell’esperienza che andranno a vivere. La disponibilità delle famiglie è in prevalenza per gli affidi residenziali, perché richiedono meno complessità nell’organizzazione rispetto ad un diurno che prevede di gestire ogni giorno contatti con la famiglia di origine (accompagnamenti/ spostamenti/vicinanza nel territorio). Si registra comunque un aumento delle richieste di affidi diurni che hanno valenza soprattutto preventiva ».
A chi si deve rivolgere una coppia potenzialmente interessata?
«Ogni persona/nucleo familiare interessato si rivolga al Centro per l’affido e la solidarietà familiare (Casf) di competenza territoriale: – equipe Casf Treviso 0422410554, viale Bartolomeo D’Alviano 34, Treviso – affido.treviso@ aulss2.veneto.it; – equipe Casf Asolo 0423-731832 o 732733, via dei Carpani 16/Z, Castelfranco – affido.asolo@aulss2.veneto.it; – equipe Casf Pieve di Soligo 0438-662916 o 664374 o 665932, via Galvani 4, Conegliano affido. pieve@aulss2.veneto.it».

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