“Dopo di noi” e sostegno dei caregiver familiari, la giunta regionale adotta gli indirizzi di programmazione per l’assistenza delle persone con disabilità grave

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Comunicato Stampa Regione del Veneto, 16 maggio 2025

Due importanti provvedimenti a sostegno delle persone più fragili e del loro futuro.
La Giunta regionale, su proposta dell’assessore alla Sanità e al sociale, Manuela Lanzarin, ha approvato, con due diverse delibere, gli indirizzi di programmazione in materia di assistenza a favore delle persone con disabilità grave, prive del sostegno familiare, il cosiddetto “Dopo di noi”, e a sostegno dei ‘caregiver’ familiari.
“Come prevede la legge del 2016 – sottolinea l’assessore Lanzarin –  l’obiettivo è di garantire la massima autonomia e indipendenza delle persone con disabilità grave, tra i 18 e i 64 anni, consentendo loro per esempio di continuare a vivere in contesti il più possibile simili alla casa familiare anche quando i genitori non possono più occuparsi di loro. Si punta, per quanto possibile, ad evitare l’istituzionalizzazione, sostenendo un progetto di vita fondato sulla centralità della persona e sulle sue aspirazioni”.
I destinatari delle misure sono persone con disabilità grave a cui mancano entrambi i genitori, del tutto prive di risorse economiche reddituali e patrimoniali, che non siano i trattamenti percepiti in ragione della condizione di disabilità; oppure le persone con disabilità i cui genitori, a causa dell’età ovvero alla propria situazione di disabilità, non siano più nella condizione di continuare a garantire loro il sostegno genitoriale necessario ad una vita dignitosa. Destinatari sono anche le persone con disabilità grave, inserite in strutture residenziali dalle caratteristiche molto lontane da quelle che riproducono le condizioni abitative e relazionali della casa familiare.
“Il percorso programmatorio intrapreso dalla Regione del Veneto relativo allo sviluppo di politiche rispondenti ai bisogni in continua evoluzione delle persone con disabilità, ha promosso l’implementazione di un sistema flessibile di interventi in cui gioca un ruolo strategico l’armonizzazione e la ricomposizione di prestazioni, servizi e trasferimenti monetari sostenuti da diverse fonti di finanziamento. Per il “Dopo di noi” – aggiunge Lanzarin –  il nostro obiettivo è quello di dare continuità ai servizi, dato che la programmazione è consolidata ed avviata dal 2017, da quando cioè i territori hanno maturato esperienza nei progetti. Abbiamo quindi stabilito di confermare le 5 linee di intervento:
LINEA A
Percorsi programmati di accompagnamento per l’uscita dal nucleo familiare di origine ovvero per la Deistituzionalizzazione.
· Percorsi di emancipazione dal contesto di origine mediante l’esperienza dell’abitare autonomo in soluzioni alloggiative di tipo familiare.
· Percorsi relativi alle attività giornaliere.
LINEA B
Interventi di supporto alla domiciliarità in soluzioni alloggiative.
· Percorsi legati alla casa e all’abitare in soluzioni alloggiative di tipo familiare.
· Percorsi relativi alle attività giornaliere, anche di tipo innovativo rispetto alle attuali soluzioni codificate.
LINEA C
Programmi di accrescimento della consapevolezza, di abilitazione e di sviluppo delle competenze.
· Percorsi laboratoriali, definiti con i servizi per il collocamento mirato di cui alla legge n. 68/1999.
· Percorsi innovativi finalizzati allo sviluppo e valorizzazione di competenze verso l’autonomia, la gestione della vita quotidiana e di promozione dell’inclusione sociale.
LINEA D
Interventi di realizzazione di innovative soluzioni alloggiative, mediante il possibile pagamento degli oneri di acquisto, di locazione, di ristrutturazione e di messa in opera degli impianti e delle attrezzature necessari per il funzionamento degli alloggi medesimi, anche sostenendo forme di mutuo aiuto tra persone con disabilità.
LINEA E
In via residuale, interventi di permanenza temporanea in una soluzione abitativa extra-familiare.
Per quanto riguarda invece l’intervento volto al riconoscimento del valore sociale ed economico dell’attività di cura non professionale del “caregiver” familiare, l’atto di programmazione della Giunta regionale destina il fondo di 2.074.922,00 euro nelle due linee d’intervento:
·      1.849.922,00 euro a favore dei caregiver che seguono persone in condizione di disabilità gravissima,
·      225.000,00 euro per i programmi di accompagnamento finalizzati alla deistituzionalizzazione e al ricongiungimento del caregiver con la persona assistita.

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