Castelfranco. Centro anziani Sartor e scuola dell’infanzia Umberto I, pubblicati i bandi per i nuovi cda

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La Tribuna di Treviso, 7 luglio 2020

Castelfranco. Centro anziani Sartor e asilo Umberto I verso il cambio della guardia, ma fioccano le polemiche perché non si è atteso l’esito delle urne municipali per procedere. I rispettivi consigli di amministrazione dei due enti sono infatti nominati dal Comune, o meglio “dal sindaco, sentita la conferenza dei capigruppo consiliari e tenuto conto delle designazioni dagli stessi formulate”: entrambi hanno validità quinquennale e per entrambi si deve procedere al rinnovo prima della scadenza del mandato, fissata al 31 luglio 2020. Ieri sono usciti i due bandi per la presentazione delle candidature che dovranno pervenire entro le ore 12 del 24 luglio. Per l’asilo Umberto I entro il 3 giugno dovevano pervenire anche le candidature per sostituire i tre componenti sui cinque dell’attuale cda che si sono dimessi. Ma trattandosi che il loro incarico sarebbe durato poco meno di due mesi, si sarebbe deciso di andare direttamente al rinnovo del cda. In tempi normali questo sarebbe avvenuto dopo le elezioni amministrative: invece in questo caso, complice l’emergenza Covid, le cariche saranno rinnovate da una amministrazione prorogata ma sempre con mandato quinquennale.
È un problema che avevamo già fatto presente al sindaco Marcon – dice il capogruppo Pd Sebastiano Sartoretto – ma come al solito si è fatto orecchie da mercante. Avevamo chiesto una riunione dei capigruppo per capire che soluzione trovare. Manca un “collegamento” tra proroga dell’ente amministrativo e quella conseguente degli organi da lui nominati se in scadenza. Una riunione che non si è mai tenuta, anzi adesso arrivano i bandi. La cosa si commenta da sé».
Ma le acque non sono agitate solo per asilo e casa di riposo: ieri sera, nel corso dell’assemblea dei soci della Pro loco, il presidente Roberto Pinto e i consiglieri Marco Ballestracci, Cristiano Perin, Fabrizio Rettore e Annalisa Torresin hanno rassegnato le dimissioni. «Poiché nessuno – dice Pinto – intende portare avanti questo impegno, abbiamo ritenuto corretto che le regole dell’assemblea che dovrà eleggere il nuovo direttivo non siano decise da quello uscente». Le dimissioni infatti avranno come conseguenza il commissariamento da parte dell’Unpli.

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