Brescacin (Lega-LV): Non autosufficienza, la Regione ha previsto un incremento di 3000 nuove impegnative per un totale di 148 milioni di euro in 3 anni
Consiglio Regionale del Veneto, 18 novembre 2022
“Spiace leggere, per l’ennesima volta, dichiarazioni senza fondamento da parte di alcune parti delle opposizioni. Ancora una volta si parla a casaccio, informandosi poco o forse fingendo di non conoscere la realtà dei fatti, il lavoro e i risultati ottenuti sul fronte della non autosufficienza, e nonostante siano azioni in campo da tempo, i Consiglieri delle minoranze sembrano non esserne a conoscenza”. La Presidente della Commissione Sanità Sonia Brescacin (Intergruppo Lega – Liga Veneta) commenta così le dichiarazioni delle consigliere Zottis e Bigon a margine dei lavori della Commissione Sanità di ieri, e aggiunge: “A luglio è stato approvato il provvedimento con la nuova programmazione per il sostegno della non autosufficienza anziani in cui è stato previsto un incremento di 3000 nuove impegnative, con un impegno finanziario nel prossimo triennio di oltre 148 milioni di euro. E questo è stato riconosciuto nelle audizioni di ieri, ovvero che il provvedimento regionale ha permesso alle Rsa di avere maggiori nuove risorse in un momento complesso per la crisi internazionale che stiamo vivendo. Il prossimo grande impegno sarà abbassare l’Irap alle Rsa: nella previsione del bilancio regionale 2023 c’è infatti questa importante novità. Proporremo uno stanziamento che vale circa 9 milioni di euro per abbattere l’Irap alle residenze assistenziali. Abbattere l’Irap significa dare una un grosso aiuto a queste strutture, significa investire nel sociale, a differenza di quello che Zottis e Bigon sostengono”.
“La Regione del Veneto – puntualizza la Presidente – è sempre presente, al fianco dei centri servizi per gli anziani, e sta sostenendo con le sue forze, anche la parte in cui è mancato il Governo negli ultimi anni, soprattutto durante il periodo dell’emergenza sanitaria. Basti pensare che la nostra amministrazione, negli ultimi anni di pandemia, per far fronte alle maggiori spese sostenute per il contrasto al contagio e per la modifica dell’organizzazione, ha stanziato quasi 17 milioni di euro nel 2020, oltre 7 milioni nel 2021 e oltre 10 milioni nel 2022. Fondi, ricordiamo, regionali, dal momento che nel Pnrr, che dovrebbe dare la spinta economica giusta per uscire dalla crisi economica legata alla pandemia, le Rsa non figurano. Aspetto questo, che è stato evidenziato anche in commissione ieri da parte dell’Uripa”.
“Questo comunque non ci impedirà di continuare a sostenere, in ogni modo possibile, le strutture assistenziali per anziani – prosegue la Presidente – così come faremo per gli ospedali: queste strutture sono essenziali per la società e devono continuare a lavorare a pieno regime, nonostante le bollette astronomiche, provocate dalla crisi mondiale legata alla guerra, stiano gravando enormemente sul Fondo sanitario regionale. Ricordo inoltre che in audizione è stato riconosciuto l’importante percorso avviato per la formazione complementare degli Oss, per affrontare un problema di carenza di personale che la Regione affronta con ogni mezzo e possibilità”.
“Negli ultimi mesi, se qualcuno fosse stato distratto, vi è stata una straordinaria capacità amministrativa e legislativa della Regione nel sociale: ricordo, oltre alla delibera sulla non autosufficienza sopra richiamata, le delibere su salute mentale e sulla disabilità. Il lavoro avviato da questa amministrazione è cristallizzato negli indirizzi di sviluppo di tali delibere e sta continuando a pieno ritmo, intanto che la minoranza continua a gridare e accusare a casaccio di non si sa bene quali mancanze. Il nostro obiettivo per cui continueremo a lavorare – conclude Brescacin – è sostenere le persone che hanno bisogno di particolari cure e attenzione”.