Bassano. Villa Serena non è adatta per ospitare i non autosufficienti, l’Isacc pensa ad una nuova casa di riposo o all’ampliamento di Casa Sturm

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Il Giornale di Vicenza, 12 febbraio 2023

«Villa Serena non è adatta ad ospitare gli anziani non autosufficienti». E non tanto perché le servono interventi di manutenzione, comunque costantemente necessari, ma perché era stata pensata come residenza per autosufficienti. Nei giorni in cui si discute il futuro dell’Isacc Cima Colbacchini su più fronti, lo spiega il vicesindaco e assessore ai lavori pubblici Andrea Zonta, che interviene e ritiene che i tempi siano maturi anche per un’altra riflessione, con alla base un punto fermo: serve una struttura nuova. Dove?In Comune sono abbottonati, ma si comincia a parlare di una sede nuova di zecca nella zona del piano Mar oppure di un ampliamento di Casa Sturm. Quello che è certo è che le cifre sarebbero importanti, dai venti milioni di euro in su per ospitare all’incirca 200 persone.Non sono quindi solo i problemi legati all’aumento delle rette e all’ipotesi privatizzazione a creare timori in città per il futuro delle case di riposo Isacc. Nell’agenda dell’amministrazione Pavan ci sono anche i problemi strutturali della sede di villa Serena. Certo, anche Casa Sturm ha i suoi anni, ma è più sostenibile rispetto all’altra residenza.«Villa Serena è una struttura vecchia – conferma Zonta -. Non è nata per far fronte a un servizio di casa di riposo come lo intendiamo oggi. È molto dispersiva ed era stata concepita per ospitare mini alloggi per autosufficienti, quindi più vicina a una sorta di “villeggiatura estiva”. Oggi invece nelle case di riposo ci sono quasi tutti ospiti non autosufficienti, che hanno bisogno di impianti diversi».Certo, si potrebbe sempre sistemarla e adattarla alle esigenze. «Servirebbero comunque diversi milioni di euro, per cui dobbiamo chiederci se ne valga davvero la pena o se al contrario sia meglio ragionare su una struttura nuova – afferma Zonta -. Come Amministrazione, stiamo riflettendo su questo». L’assessore, però, da tecnico ha davvero pochi dubbi: «La cosa migliore sarebbe realizzare un edificio nuovo – dichiara – con una capacità ricettiva da casa di riposo, di tipo più ospedaliero. Sistemare villa Serena, che comunque in passato ha già subito degli interventi, significherebbe buttare via i soldi».Con un fondo di rotazione alcuni anni fa erano stati eseguiti degli interventi, in particolare per ridurre la dispersione termica nell’edificio, cosa che faceva incrementare a dismisura i costi per il riscaldamento. Era stata anche eseguita una riqualificazione generale dei vialetti di accesso. Tutti interventi che hanno contribuito un po’ a migliorare la situazione ma che non sono bastati. Secondo l’assessore, insomma, serve una struttura nuova di zecca, più moderna e adatta al cento per cento alle esigenze degli ospiti non autosufficienti. «Dobbiamo avere il coraggio di dire che quell’edificio ha fatto la sua storia – chiude – e che bisogna studiare soluzioni alternative».

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