Badia Polesine. Nuovo cda per la Casa del Sorriso: Zerbinati presidente, Daniele Rossi, Adino Rossi, Grabbio e Turri consiglieri

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Il Gazzettino, 11 novembre 2022

BADIA POLESINE Il nuovo cda della Casa del sorriso è fatto: si andrà nel segno della continuità con la guida di Tommaso Zerbinati, ma il Comune proverà a sostenere l’ente da vicino, studiando delle mosse che permettano alla struttura alle prese con una delicata situazione finanziaria di rilanciarsi. Questi ed altri temi sono stati toccati dal sindaco Giovanni Rossi nel corso di una conferenza stampa convocata per comunicare i nomi del nuovo consiglio di amministrazione che oltre al presidente uscente, vedrà ancora presenti Daniele Rossi e Adino Rossi e due nuovi ingressi: Riccardo Grabbio e Simonetta Turri.
TRE NOMI CONFERMATI Rossi, affiancato dagli assessori Stefano Baldo e Mariagrazia Ragazzini, ha ricordato il dialogo con la Regione per tutelare la casa di riposo e il percorso non semplice – che ha portato alla conferma di buona parte del cda. «Dopo il primo avviso, d’accordo con la Regione ha ripubblicato il bando per un altro mese e ho personalmente chiamato persone che ritenevo valide. Ho incontrato gli esponenti del consiglio comunale e ci sono stati buoni propositi, ma ho ragionato con l’attuale cda circa la possibilità di rientrare per avere la possibilità di rimettere in sesto l’ente. Ho deciso di confermare tre su cinque degli attuali componenti del consiglio e ho scelto due figure tecniche che ritengo idonee».Un passaggio importante è stato dedicato al ruolo che l’amministrazione vorrà recitare per quanto possibile per risollevare le sorti dell’ente. «Parto da un punto: serve la riforma delle Ipab . L’amministrazione però si impegnerà per far sì che tutti coloro che usufruiscono della compartecipazione del Comune per la retta vengano alla casa di riposo di Badia. In secondo ordine verificheremo se alcuni servizi che affidiamo all’esterno possano essere affidati alla Casa del sorriso. Deve comunque essere chiaro che il Comune non può dare soldi alla casa di riposo, ma tutti gli strumenti che possiamo adottare per compartecipare alla redditività dell’ente li metteremo in campo. Potremmo anche valutare un contributo forfettario ad ogni nuovo ingresso, ma questo andrà valutato sulla base delle nostre risorse di bilancio».
LE STRATEGIE Il primo cittadino ha poi elencato altre strategie per ridare ossigeno all’ente come «il passaggio del Centro ospiti dall’ex ospedale che produrrebbe entrate certe da mettere a bilancio. In più c’è la richiesta all’Ulss di avere un occhio di riguardo per il Sapa (il nucleo alta protezione Alzheimer ndr) e il tema delle impegnative di residenzialità».Il sindaco, in premessa, ha avuto modo di riflettere pure sul confronto in corso per la Casa del sorriso. «Da un anno c’è un tavolo aperto in prefettura alla luce della difficile situazione finanziaria che sta attraversando l’ente, derivata non dalle uscite, ma dalle mancate entrate. Non voglio difendere il presidente, ma è un dato oggettivo: fino al Covid la casa di riposo andava verso il pareggio, certo è che si è cercato di mettere in atto tutti gli strumenti necessari al taglio delle spese superflue e il vertice poco ha potuto fare dal punto di vista delle entrate. Per due anni, tra l’altro, la casa di riposo è stata chiusa. Il bilancio consuntivo 2021 si è quindi chiuso in ritardo e con una perdita netta di 880mila euro».Zerbinati ha approfittato dell’ultimo cda, per ringraziare consiglieri e personale. Prossimamente ci sarà da affrontare anche il cambio alla direzione dell’ente dato che la direttrice Nadia Caramore lascerà per un nuovo impegno lavorativo a Villafranca di Verona.

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