Badia Polesine. Il gruppo Adesso Badia chiede un consiglio comunale sulla situazione della casa di riposo e parlare di aumento delle rette e esternalizzazione di 3 nuclei
Il Gazzettino, 19 maggio 2021
BADIA POLESINE La minoranza invoca un consiglio comunale per affrontare la situazione della Casa del sorriso. Il gruppo consiliare Adesso Badia ha firmato una lettera per chiedere la convocazione di un’assemblea municipale e discutere pubblicamente delle difficoltà del plesso di via San Nicolò. Nella missiva indirizzata al presidente del consiglio Alessandro Leopardi e al sindaco Giovanni Rossi, la capogruppo Idana Casarotto con i consiglieri Manuel Berengan, Sara Quaglia e Mauro Toso pongono l’accento sul fatto che la Casa del sorriso si trova in una situazione critica ed evidenziano che il cda della struttura deve riferire al sindaco relativamente ai provvedimenti e alla gestione della struttura.
RETTE E SINDACATO I consiglieri del gruppo di minoranza auspicano un consiglio interamente centrato sulla questione della casa di riposo, questione che torna d’attualità a fronte dell’appuntamento col bilancio, mentre va avanti il percorso dell’esternalizzazione del servizio di alcuni nuclei deciso dal cda guidato dal presidente Tommaso Zerbinati. «Lo scorso 11 marzo scrivono gli esponenti di Adesso Badia il cda della Casa del sorriso ha approvato un ulteriore aumento delle rette per l’anno 2021 ed anche l’atto di indirizzo per l’esternalizzazione del servizio socio-assistenziale di ben tre nuclei. A seguito di quest’ultima delibera, i lavoratori hanno dato mandato ai loro rappresentanti sindacali di indire lo stato di agitazione, a cui è seguita procedura di conciliazione». Gli esponenti del gruppo consiliare di opposizione sottolineano che sono venuti a mancare il dialogo e la concertazione delle scelte con le parti interessate da parte del cda. «Lo scorso 26 aprile continuano da Adesso Badia – il direttore ha ratificato la decisione di procedere ad esternalizzazione. Inoltre la procedura di conciliazione non ha portato il Cda a rivedere le sue decisioni e persiste pertanto lo stato di agitazione. Infine il presidente del Cda, in merito al bilancio che verrà approvato a breve, ha preannunciato un’importante perdita».
L’ESTERNALIZZAZIONE Non è la prima volta che Adesso Badia incalza l’amministrazione sulla casa di riposo cittadina. Solo poche settimane fa il gruppo aveva scritto una lunga nota per esprimere preoccupazione per il futuro della struttura, rilanciando l’ipotesi del commissariamento. La casa di riposo viene da mesi difficili a causa dell’emergenza Covid. L’ente ha però saputo superare bene la fase della pandemia, senza registrare contagi tra gli ospiti. Nei giorni scorsi è stata invece avviata la procedura per l’esternalizzazione di tre nuclei del servizio socio-assistenziale.