Approvati i progetti di fattibilità delle case di comunità di Agordo e Feltre
Il Gazzettino, 7 agosto 2022
FELTRE Continua spedito l’iter per la realizzazione delle strutture Usl 1 Dolomiti finanziate dal Piano nazionale ripresa resilienza – Pnrr. Questa settimana, infatti, sono stati approvati i progetti di fattibilità delle case di comunità di Agordo e Feltre, strutture dotate di team multidisciplinari di medici specialisti, infermieri e assistenti sociali che consentono agli utenti, soprattutto anziani e disabili spesso da poco dimessi dall’ospedale, di godere di servizi sul territorio sempre più adeguati senza ricorrere ulteriormente ai reparti. Ok anche per la centrale operativa territoriale di Belluno.
QUI FELTRE La casa di comunità di Feltre sarà realizzata nella ex casa di cura Bellati, in via Marconi, grazie a un investimento di 4 milioni di euro di cui 2,5 finanziati col Pnrr e 1,5 col Fondo sanitario regionale. Il progetto, redatto dalla società di ingegneria Areatecnica, prevede il rinforzo strutturale e la ristrutturazione del piano terra e del primo piano e l’adeguamento antincendio. «Il vero centro del progetto – viene spiegato dagli uffici dell’Usl 1 – sarà la riorganizzazione degli spazi interni, in particolare al primo piano, che si svilupperà per aree funzionali: un’area criticità (che ospiterà nove ambulatori tra specialistici, infermieristici e per infermieri di famiglia nonché una centrale di telemedicina); un punto unico di accesso a tutti i servizi territoriali (con l’ufficio anagrafe, lo sportello amministrativo per la telemedicina e l’ufficio ausili e presidi, insieme a un locale attesa); un’area direzionale (con dodici uffici); un’area sanitaria consultoriale e di salute pubblica (con quattro ambulatori).
QUI AGORDO Ad Agordo l’investimento sarà di 2,5 milioni di euro di cui 1,5 finanziati col Pnrr e 1 col Fsr. Il progetto, realizzato dalla società Pool Engineering, prevede la riqualificazione del primo piano dell’ala ovest del corpo C dell’ospedale, attualmente in disuso, oltre al miglioramento sismico con lavorazioni puntuali a tutti i piani. La ristrutturazione farà capo a una superficie totale di 507 mq. E’ prevista la realizzazione: di cinque ambulatori specialistici in cui saranno erogati servizi diagnostici per il monitoraggio della cronicità; un punto unico di accesso e un punto unico di accesso integrato; un locale dedicato all’assistenza domiciliare integrata; locali per attività dedicate al sociale; un’area polivalente; spazi dedicati alle attività di segreteria e archivio; uno spazio per il coordinatore; un ufficio per attività di segreteria e uno direzionale; locali di servizio a supporto delle attività prevalenti.
ULSS DOLOMITI «Il progetto – fa sapere l’Usl 1 – rispetta l’assetto esistente che prevede la distribuzione tramite un corridoio centrale. Le funzioni di supporto sono state collocate in testa al reparto e nello snodo centrale, mentre le attività ambulatoriali sono disposte in posizione baricentrica e lungo il fronte sud. Vi sono due grandi sale d’attesa in posizione contrapposta, in modo tale da poter differenziare la tipologia di utenza e garantire il distanziamento sociale. L’accesso al piano dà su una visuale aperta sull’ampio corridoio di ingresso che termina sulla prima sala d’attesa, facilitando l’orientamento dell’utenza. Di fronte alla sala d’attesa si trovano i punti di accesso, dai quali si può essere indirizzati nell’ambulatorio di riferimento. Dal punto di vista impiantistico, si prevede il completo rifacimento degli impianti esistenti. Oltre alla ristrutturazione interna al piano, sono previsti degli interventi puntuali alle strutture, con l’obiettivo di migliorare sismicamente l’edificio. Anche ad Agordo, la csa della comunità è stata pensata per essere il fulcro della assistenza territoriale e far trovare al cittadino in un unico punto tutti i servizi di cui necessita».
QUI BELLUNO Approvato anche il progetto di fattibilità della centrale operativa territoriale che sarà realizzata nel blocco B (San Gervasio) dell’Ospedale San Martino di Belluno, al secondo piano, grazie a un investimento di 331mila euro finanziati col Pnrr. Il progetto prevede una serie di interventi di natura edile e impiantistica, oltre al rifacimento dei serramenti per rendere gli ambienti funzionali e accoglienti.